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Il presidente maliano ad interim, Diacounda Traoré , nella giornata di ieri, ha incontrato a Bamako, nella capitale, alcuni rappresentanti tuareg della Plateforme Kel Tamashek, un gruppo favorevole ad una possibile intesa di riconciliazione e, quindi, di pace tra il nord e il sud del Paese contrariamente a coloro che appoggiano, invece, e senza mezze misure, la tesi del separatismo.
Infatti il vicepresidente di Plateforme Kel Tamashek ha sottolineato con insistenza al presidente Traoré l’importanza di potenziare con ogni mezzo i lavori della Commissione per il dialogo e la riconciliazione.
Essa è ritenuta uno strumento idoneo, comunque, a placare gli animi e mettere fine alla terribile controversia armata, che danneggia esclusivamente la popolazione civile inerme, presa di continuo tra due fuochi.
E cioè da una parte l’opposizione fondamentalista islamica, che soffia sulla brace , e dall’altra l’esercito maliano e i suoi alleati, impegnati nella difesa.
Il che significa poi, sostanzialmente, solo danneggiamenti alle povere “cose” della gente e ulteriori perdite di vite umane.
In concomitanza dell’incontro le “ Journal du Mali”, lo stesso giorno, cioè ieri, ha riferito appunto dell’ingresso delle truppe del Mali e del Burkina Faso nella città settentrionale di Ber, nella regione di Timbouctou, allo scopo di difendere la popolazione dagli attacchi dei ribelli.
Ed è questo che si vorrebbe avesse termine.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)