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Bambini e inserimento all’asilo – Le domande più frequenti e le risposte dell’educatrice

Da Francescamammedelpiceno @MammeDelPiceno

Noi tutte sappiamo quanto sia delicato per i nostri bambini il momento dell’inserimento al nido o alla scuola materna… Di seguito riporto quelle che sono le domande più frequenti poste dai genitori e le risposte di una educatrice professionale di San Benedetto del Tronto, ILARIA MARTINELLI della quale vi segnalo anche il suo blog http://ilariaeduchiamoci.webnode.it/

So che la scuola è iniziata da un po’, ma ritengo il post utile per i genitori di quei bambini che hanno ancora difficoltà ad inserirsi o per chi magari ha in progetto l’inserimento ad un nido nei prossimi mesi.

Sono ben accette altre domande che molto volentieri girerò all’educatrice che si è resa disponibile a rispondere.

Asilo nido

  1. Oltre al distacco dalla mamma quale altra cosa turba il bambino a tal punto da rendere difficoltoso l’inserimento all’asilo? L’inserimento all’asilo è soggettivo per ogni bambino: le possibilità di un inserimento difficoltoso sono diverse, come ad esempio: che imparerà a confrontarsi con altri bambini; l’attenzione non più solo su di lui, ma su tutti i bambini… questo può suscitare ansia, gelosia e disadattamento. Ma non vi è da preoccuparsi troppo, il bambino si abituerà con il tempo e il disagio sarà un lontano ricordo.
  2. Perché alcuni bambini piangono anche dopo diversi giorni di asilo, mentre altri non sembrano riscontrare difficoltà? Possono esserci bambini più predisposti all’ambientamento e altri meno. Il bambino può piangere sia all’inizio, che durante e dopo, i primi giorni: come ho accennato prima, dipende dal nuovo ambiente in cui si trova, la mamma che viene “sostituita” dall’insegnante e  soprattutto il doversi confrontare con i compagni, deve imparare ad integrarsi nel gruppo, e a volte può richiedere del tempo. Dopodiché la scuola diventerà la sua seconda “famiglia”.
  3. C’è qualcosa che la mamma può dire al bambino per tranquillizzarlo? La mamma dovrebbe ricordargli ogni giorno, (tutte le mattine prima di accompagnarlo o quando il bambino tornerà a casa), che la scuola è bella ed interessante e che farà tante esperienze, che la mamma lo aspetterà sempre a casa, in attesa di un riscontro della giornata.
  4. E’ consigliabile leggere al bambino dei libri sull’asilo? Sarebbe bello, raccontare al bambino la propria esperienza all’asilo, (possibilmente i ricordi positivi o anche inventati), tutto sarà utile per stimolarlo, anche leggendogli dei libri attinenti. Questi quelli che consiglio: Fantastici giochi di logica in 3D per bambini; Il grande libro dei perchè – Giunti junor; Questo sono io – Edizioni Usborne- libro con adesivi; Alice e il primo giorno di asilo – Ed. Il giardino dei cedri; Mentre la mamma è a lavoro – Ed. Gradozero.
  5. Cosa possono fare i genitori a casa per aiutare il bambino in questo periodo? I genitori devono continuamente ricordare che la scuola è la seconda “famiglia” del bambino, e che andare a scuola è importante ed utile per fargli capire l’importanza del gioco, dell’amicizia, della relazione con gli altri e con insegnanti… I genitori dovrebbero poi aggiornarsi dei suoi sviluppi con il dialogo.
  6. Al momento di salutare il bambino cosa deve fare/dire la mamma? Ad esempio: ”Amore, ci vediamo tra poco, tua mamma non vede l’ora di riabbracciarti!”.Il bambino deve capire, che la mamma non vede l’ora di rivederlo e se il bambino non vuole lasciare andare via la mamma allora gli si dovrà far notare che anche le altre mamme non ci sono, e magari dirgli che la scuola è bella e che tutti i bimbi ci vanno per imparare tante cose
  7. Quali sono gli atteggiamenti, frasi da evitare? Bisogna essere se stessi, e non forzare “troppo” il bambino. Se si dovesse trovare in situazioni di disagio, bisognerà trovare una soluzione con l’insegnante. Non ci sono particolari frasi da evitare. Ci sono episodi comuni, di crisi di pianto del bambino, e le educatrici sono subito pronte a chiamare il genitore. Sarebbe poi da evitare di farlo notare al bambino in quanto potrebbe diventare un vizio. Deve sapere che quando tutti gli altri bimbi vanno via anche la sua mamma sarà li.
  8. Possiamo essere di aiuto alle maestre in questo momento e viceversa, come? Penso che esprimere i propri punti di vista all’insegnante può soltanto che essere utile.
  9. E’ giusto fare domande al bambino su come è andata la giornata a scuola o non fa che accresce l’importanza dell’evento e quindi aumentare l’ansia? Come già accennato, parlarne fa sempre e solo che bene.

Si ringrazia Ilaria Martinelli per la disponibilità.


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