I bambini iperattivi, affetti da quello che viene definito “disordine da deficit dell’attenzione”, secondo alcune statistiche sono in una percentuale che va dall’4 all’20%. Nei ragazzi la frequenza è maggiore che nelle ragazze ( il rapporto è di ca 5 a 1).
Questa viene considerata una “malattia di competenza psichiatrica”: i bambini sono irrequieti, hanno attenzione di breve durata, fanno fatica a portare a termine le cose, hanno scarsa concentrazione. Spesso il tutto si associa a difficoltà scolastiche sia per quanto riguarda l’apprendimento
che il comportamento.
La verità è che invece non servono psicofarmaci, ma solo qualche attenzione in più…
Alcune ricerche dimostrano che è responsabile di questi comportamenti anche l’ipersensibilità agli zuccheri e ad alcuni additivi alimentari quali la tartrazina (Giallo n. 5), i fosfati, i coloranti artificiali, i conservanti. Il conservante “benzoato di sodio”, ad esempio è molto diffuso: la maggior parte delle bevande analcoliche gassate lo contiene da solo o in associazione con altri conservanti. Una bevanda analcolica, ne può contenere anche 25 mg/250 ml.
Occorre eliminare caramelle e dolciumi tradizionali, tutti gli zuccheri raffinati e sostituirli con merendine naturali dolcificate con miele, succo d’acero, malto o zucchero di canna grezzo (attenzione perchè quello in commmercio è spesso zucchero raffinato tinto, meglio rivolgersi ai negozi specializzati o alle botteghe dell’equo solidale).
Tra gli integratori di sali minerali, i più adatti sono certamente il calcio e il magnesio che donano calma e rilassatezza: Calcium phosphoricum (nr. 2) 10 pastiglie e Magnesium phosphoricum (nr. 7) 5 pastiglie sciolte in acqua calda e prese 2 volte al giorno.
Va ricordato anche che il bambino iperattivo spesso è un bambino ipersensibile, che ha bisogno di supporto, aiuto, attenzioni e contenimento. Emotivamente si sente spesso travolto dallo stress, ma è incapace di risolverlo affrontandolo. Utile sarebbe quindi anche abbinare una cura con i fiori di Bach.