Fino al 15 giugno presso la Libreria Fahrenheit 451, in Campo de’ Fiori 44, le mostre fotografiche Bangkok Skyline di Martino Nicoletti e Haunted di Alessandra Campoli: una selezione di immagini fotografiche in bianco e nero realizzate attraverso l’impiego di vecchie macchine fotografiche di formato 6×6 che offrono uno scorcio sulla metropoli tailandese di Bangkok.
“Al loro limitare le città sembrano tutte assomigliarsi. Frammenti di forma varia e poi, da lì in avanti, soltanto cielo mai uguale a sé stesso. Tu lo sai: a Bangkok il vento non arriva mai, che qui le case sono alte e molte e non si vede dove finiscano. Se hai desiderio sentire una folata di brezza devi allora prendere un’auto e uscire dalla città. Andare lontano.Qualcuno stava pettinando il mare e non me ne ero accorto. Qualcuno stava accarezzandomi il capo e non lo sapevo”.(da Bangkok Skyline: cinque lomografie più una, di Martino Nicoletti, copyright 2011).
Martino Nicoletti, etnologo, fotografo e viaggiatore, è autore di saggi dedicati alle religioni himalayane, opere multimediali, volumi fotografici e opere letterarie.In ambito prettamente fotografico e cinematografico, si dedica da anni alla sperimentazione artistica di tecnologie analogiche vintage, sviluppando una originale estetica visiva radicalmente primitivista. Attualmente vive a Glasgow ove alterna l’attività di ricercatore in “new media arts” presso la University of the West of Scotland a quella propriamente artistica.
Alessandra Campoli, storica dell’arte, visual artist e performer, ha lungamente viaggiato in Asia meridionale e nel sud-est asiatico, svolgendo studi in Tailandia, Nepal e India del Nord, nell’ambito di progetti di ricerca italiani e inglesi. È attualmente ricercatrice presso la School of Creative and Cultural Industries della University of the West of Scotland, ove si occupa di arte applicata estetica, miti gotici e simbologia comparata.