Sembrava difficile ma non impossibile ma alla fine è accaduto: il Barcellona, campione d’Europa in carica è riuscito nell’impresa di superare i Los Angeles Lakers, campioni NBA in carica per 92-88 dopo una partita in cui sembrava stesse per alzare bandiera bianca e invece poi ha ripreso in mano fino alla fine. Nell’ultima tappa dell’Europe Live Tour 2010, serata che doveva essere di Pau Gasol vero eroe di Barcellona e osannato da un Palau Sant Jordi strapieno di gente, a vincere è stata invece la squadra di casa e questo ha reso ancora più felici i tifosi accorsi a vedere questa sfida che sapeva poco di amichevole anche prima della palla a due.
Pronti via e si è subito intuito che sarebbe stata partita vera perchè Artest arriva quasi alle mani con Mickael prima e con Navarro poi, ma non è una novità; il numero 15 gialloviola è troppo carico e il resto dei giocatori si adeguano, arrivando ad un certo punto in cui gli arbitri sono costretti a fischiare qualsiasi contatto per evitare che gli animi si accendano ancora di più. Ad esempio quando dopo diversi scontri, Bryant e Mickael arrivano al faccia a faccia con falli da una parte e dall’altra un po’ troppo pesanti.
Insomma, la partita non è bellissima da questo punto di vista e spezzettata all’inverosimile tra falli e timeout che tolgono moltissimo ritmo e spettacolarità. Dal punto di vista tecnico, però, le due squadre si lasciano guardare, soprattutto il quintetto titolare dei Lakers che quando gira al meglio fa capire perchè sono diventati due volte campioni NBA consecutivi.
Los Angeles Lakers
Partiamo da Kobe Bryant, che dice di essere al 60% ma probabilmente è appena al 35-40%! Il 2/15 dal campo è testimone del fatto che le gambe ancora non ci sono e che il recupero dopo l’infortunio al ginocchio sia ancora in corso di svolgimento.
Pau Gasol ha chiuso con 25 punti e 10 rimbalzi ma anche lui non ha tirato benissimo, è stato cercato tantissimo dai compagni e lui ci ha provato spesso senza troppa precisione.
Grande la partita di Odom invece, apparso come il più in forma (non per nulla è stato in campo 41 minuti e il lavoro fatto al Mondiale deve per forza di cose contare qualcosa), ha messo a referto 12 punti e 18 rimbalzi!
Ma vera nota negativa per coach Phil Jackson, molto più della sconfitta è l’apporto della panchina che come lo scorso anno latita: solamente 14 punti.
Regal Barcelona
Il migliore in campo è senza dubbio Pete Mickael che mette a segno 26 punti, 13 rimbalzi e 7 assist, segnando un paio di volte in faccia ad Artest e a Bryant e facendolo notare bene ai due giocatori NBA.
Il più acclamato a fine partita però è ovviamente Juan Carlos Navarro che pur tirando maluccio è sempre al centro dei parziali favorevoli ai blaugrana e chiude con 25 punti.
Chi invece delude, e non è la prima volta in partite con una certa valenza emotiva è senza dubbio Ricky Rubio: il baby play spagnolo in 17 minuti segna la bellezza di 0 punti con 0/5 dal campo (due air-ball dalla lunga distanza) e perde 4 palloni, uno in più degli assist forniti ai compagni; ma quello che mostra è soprattutto una strafottenza e un disinteresse a fare le cose semplici, Rubio tenta ripetutamente alley-oop improbabili che finiscono nella mani dei giganti losangelini, e alla fine coach Xavi Pascual gli preferisce Sada per gestire gli ultimi minuti con il punteggio in parità. Se sul serio spera di fare colpo sulla NBA giocando così, penso che il suo approdo negli States si sposterà un bel po’ in là negli anni.