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Bari: ordinanza in carcere per presunti affiliati clan
Creato il 23 gennaio 2012 da Nottecriminale9 @NotteCriminaleLa Procura Antimafia sta chiudendo il cerchio sui due fatti di sangue. I carabinieri hanno infatti notificato oggi in carcere una ordinanza di custodia cautelare al 24enne Lorenzo Siciliani e al 19enne Danilo Campanale, accusati di detenzione e porto illegale di arma da fuoco e favoreggiamento personale del clan Diomede. Secondo gli inquirenti, i due erano vicini alle vittime tanto da far parte del gruppo di fuoco, capeggiato da Cesare Diomede, che il 28 agosto tentò un agguato contro gli scissionisti che avevano deciso di mettersi in proprio nei quartieri Carrassi, Picone e San Pasquale con lo scopo di gestire direttamente il racket delle estorsioni.
Un affronto che il clan Diomede aveva deciso di punire dando una lezione ai rivali, ma a rimetterci la vita fu, invece, proprio Cesare Diomede. Una ricostruzione alla quale gli investigatori sono giunti anche attraverso le registrazioni degli impianti di videosorveglianza installati da alcuni commercianti della zona nella quale avvenne la sparatoria. Riprese che hanno evidenziato alcune persone a bordo di moto di grossa cilindrata che si 'scambiavanò colpi di pistola all'impazzata.
«Non ci sono dubbi - si legge in una nota della Procura - sul fatto che Siciliani abbia esploso almeno tre colpi di pistola e che fosse in compagnia del Diomede quella sera: la sua sagoma è perfettamente riconoscibile. Ma è altresì convinzione degli inquirenti che ci fossero anche Campanale (nonostante il giovane abbia sempre negato la circostanza) e Marzio».
Nell'ottobre successivo toccò proprio a Marzio perdere la vita. La risposta del clan sarebbe arrivata dopo qualche giorno, se solo Campanale non fosse stato arrestato, il 15 novembre, a bordo di una moto di grossa cilindrata con una pistola carica, pronto a punire gli assassini del suo capo. Si cercano ancora invece i killer scissionisti di Diomede e Marzio.
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