Basket e tecnologia: arriva la palla magica

Il basket non è solo gioie, delusioni, sudore e statistiche: negli ultimi anni anche nel nostro sport la componente tecnologica è diventata una parte importante del sistema. Un anno e mezzo fa fu il momento delle scarpe che facevano volare, adesso è il turno del pallone che ti insegna i fondamentali. L’azienda americana 94Fifty ha infatti messo in commercio un pallone dotato di sensori che in tempo reale invia una serie infinita di informazioni ad un computer che le rielabora e le conserva in un database. Sapere il numero di rotazioni della palla in un tiro, la velocità di rilascio o l’ampiezza della propria parabola potrebbe anche non sembrare così significativo, ma il “pallone magico” sa riconoscere se i dati sono positivi o negativi, e per di più consiglia degli esercizi per migliorare e rendere le proprie conclusioni più efficaci.

Oltre al tiro, il sistema 94Fifty, è uno strumento utilissimo per analizzare il palleggio (occhio a Mike Conley in azione durante un test 94Fifty): intensità, resistenza e appoggio della mano sulla palla sono dati fondamentali per affinare il proprio ball-handling.
Ovviamente negli USA è un dispositivo già piuttosto diffuso: praticamente tutti i College ne hanno uno. Oltre ad essere adatto a monitorare in maniera oggettiva i miglioramenti di un giocatore infatti, il pallone hi-tech è utilizzato sempre di più anche nella fase di recruting per valutare le abilità di un potenziale nuovo acquisto.

Anche in Italia qualcosa si muove: Milano, Venezia e Biella (non a caso tra le realtà di maggior rilievo nel panorama giovanile) sono già in possesso di questa tecnologia, ma ora anche società più piccole hanno acquistato questa tecnologia. D’altra parte, con il regolamento dei “parametri fissi” nelle nostre minors, formare giocatori di livello è un affarone.