La storia sportiva di Bruce Bowen è una parabola degna di un film e porta con sé almeno due insegnamenti: non arrendersi quando le situazioni appaiono sfavorevoli e aspettare con fiducia la grande occasione, che prima o poi arriverà. L’ex giocatore dei San Antonio Spurs è approdato nel fine settimana a Torino, ospite d’eccezione, insieme a Marco Belinelli, dell’NBA 3X, l’evento che combina tornei 3 contro 3 e attività di intrattenimento dedicate a tutti gli appassionati di pallacanestro. Dal palco di piazza Castello guarda i molti ragazzi che si sfidano sul campo e le centinaia di persone giunte nel centro della città per respirare un po’ di NBA, il posto “where amazing happens”. “È semplicemente fantastico vedere tutta questa gente ritrovarsi grazie al basket in un luogo così pieno di storia” afferma, “l’NBA 3X è una bella occasione per portare qui il gioco e la nostra lega professionistica e far provare ai giovani un’esperienza diversa. L’Italia ha risposto alla grande, anche grazie alla presenza di Marco Belinelli, vincitore del titolo di quest’anno a San Antonio e della prova dei tiri da tre all’All Star Game”.
Le carriere di Marco Belinelli e Bruce Bowen hanno qualche tratto comune e i due condividono almeno un paio di aspetti del loro carattere: “il segreto per arrivare al top è avere perseveranza e credere continuamente nelle proprie forze e nel proprio talento” prosegue il cestista americano, scartato al draft del 1993 e poi vincitore di tre anelli con la franchigia texana (nel 2003, nel 2005 e nel 2007), “spesso le cose che cerchiamo non arrivano quando vogliamo; l’importante è essere pronti a prenderle al volo quando si presentano”.
Dopo l’esordio da professionista in Francia e qualche campionato in leghe minori statunitensi, Bowen non si lasciò sfuggire l’occasione di giocare nell’NBA, disputando le prime cinque stagioni con le maglie di Miami Heat, Boston Celtics e Filadelfia 76ers. Nel 2001 giunse a San Antonio, dove giocò fino al ritiro, nel 2009. Questi alcuni dei suoi numeri con gli Spurs: tre titoli, 630 partite e 5 presenze consecutive nell’NBA all-defensive first team, tra il 2004 e il 2008; due anni fa la sua maglia numero 12 è stata ritirata. Per buona parte assomiglia alla storia di Belinelli, partito da Bologna e passato per Golden State Warriors, Toronto Raptors, New Orleans Hornets e Chicago Bulls prima di sollevare il Larry O’Brien Trophy con la maglia nero-argento.
“Il segreto per vincere è fare le cose semplici e quello per rimanere ai massimi livelli è continuare a fare le cose semplici, che sono anche le più efficaci” spiega Bruce Bowen a proposito del gioco e dei successi (del passato e del presente) della sua ex squadra, negli States la più vincente degli ultimi 16 anni insieme ai Los Angeles Lakers; e con una battuta aggiunge: “è come la passata di pomodoro qui in Italia, è buona perché è fatta con il solo pomodoro e l’unico trucco per mantenerla sempre così buona è continuare a farla sempre allo stesso modo, che è anche il più facile”.