Dimenticando le polemiche con la vecchia proprietà, con la federazione, con chi ha sperato di vedere sparire la pallacanestro trevigiana dalla cartina geografica italiana, il basket a Treviso riparte.
Riparte da dove tutto ha avuto inizio, dalla palestra del Natatorio, dai colori bianco-azzurri della città e della storica Liberti, dai mille che hanno assistito all’esordio casalingo, dai tanti che hanno affidato almeno 100 euro, che di questi tempi pochi non sono, per una quota dell’azionariato popolare che ha rilanciato quest’avventura, riparte dai ragazzi che sono scesi in campo increduli ed emozionati per l’affetto riversatogli addosso, riparte da un gruppo dirigenziale fatto di ex-giocatori del calibro di Pittis, Iacopini, Vazzoler e Coldebella, innamorati come bambini di questa squadra ed entusiasti per quest’avventura, talmente entusiasti che si sussurra siano pronti a levarsi la giacca per rimettersi i calzoncini e scendere in campo a divertirsi, e perchè no, divertire ancora.
La cornice surreale per una partita di promozione ha fatto da teatro alla seconda vittoria dei ragazzi di coach Bjedov che hanno battuto il Quinto per 65-61: da segnalare le prove di Rossetto e Milella e l’ultima apparizione in maglia bianco-celeste di Edoardo Cecchinato, un diciottenne in partenza per Orlando dove andrà a vivere il suo sogno americano grazie alla schoolarship ottenuta alla Orlando Christian Prep.
Se da un lato è triste vedere una società con un palmares dei più ricchi in Italia relegata in Promozione, dall’altro è rinfrancante sentire a pelle l’affetto che i trevigiani hanno riservato al grido di “Treviso io ci sono” alla TVB, acronimo che sta per Treviso Basket ma che richiama un adolescenziale dichiarazione d’amore.
Questa è la rinascita della pallacanestro nella Marca, una città che vuole amare la sua squadra e uno sport che vuole tornare nel cuore dei tifosi biancoverdi… ops… biancoazzurri.
Danilo Patella
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Foto: Veneto1.it
OA | Federico Militello