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Antonio Bassolino assolto. L’ex presidente della Regione Campania ed ex commissario straordinario all’emergenza rifiuti è stato assolto con formula piena assise agli altri 27 imputati nel processo per presunti illeciti nella gestione del ciclo dei rifiuti in Campania. Il processo riguardava il contratto con Fibe e Fibe Campania che era stato stipulato nel 2001 e risolto per legge nel dicembre 2005. Quando era scoppiata, la vicenda aveva fatto scalpore proprio per il coinvolgimento di Antonio Bassolino, ma il processo ha preso una piega inaspettata per gli accusatori e gli imputati, ai quali erano contestati diversi reati, tra i quali truffa e falso e frode in pubbliche forniture, ma anche diversi capi di imputazione caduti in prescrizione. E proprio la prescrizione aveva chiesto per Bassolino il pm Sirleo, durante la sua requisitoria. Evidentemente questa non ha convinto, perché l’assoluzione con formula piena è arrivata, per alcuni reati perché il fatto non sussiste e per altri perché il fatto non costituisce reato. Bassolino era accusato della mancata rescissione del contratto tra le due società, ma anche lui ne è uscito assolto. Assolti anche Pierluigi Romiti, che aveva guidato il gruppo Impregilo e Armando Cattaneo, ex amministratore delegato di Fibe. Il tribunale ha disposto anche il dissequestro dei siti e la loro restituzione alle Province. Antonio Bassolino è stato presidente della regione Campania dal 2000 al 2010, per due mandati consecutivi. Con lo scoppio dello scandalo sulla gestione rifiuti in Campania, nel 2008, a Bassolino erano arrivate diverse richieste di dimissioni dalla carica di governatore, sia da esponenti dell’allora centrodestra come Gianfranco Fini, sia da parte dei suoi stessi colleghi di partito, come Walter Veltroni, all’epoca segretario del neo nato Partito Democratico. Bassolino ha sempre rifiutato però di rassegnare le sue dimissioni, dichiarando di avere “la coscienza a posto e le mani pulite”.