Fonte: Sponsornet
di Mimmo Mazzella
Da più parti, anche di recente, si prova a lanciare un appello alla classe politica, affinché con un colpo di reni, è proprio il caso, approvi definitivamente il testo di legge partorito quattro anni fa e, tra vari passaggi, in attesa di essere approvato anche al Senato.
Ritorneremo spesso sul tema stadi, con interviste a chi ne è maggiormente impegnato, cercando di affrontare, come sempre, le diverse angolature di questa problematica, che molto potrebbe dare allo sviluppo dello sport industry italiano.
Tra le prossime uscite, ad esempio, proporremo l’idea dei “project bond” lanciata dall’ing. Boldoni, sulla delicata questione dell’approvvigionamento dei mezzi finanziari. Ma da qualche parte si segnalano dei dubbi, sulla possibilità dell’attuale classe dirigente dei nostri club, di dar luogo a seri progetti d’investimento di medio e lungo periodo, che oltretutto andrebbero giustamente a raffozzarne il patrimonio.
In effetti se proviamo ad osservare due fatti incontestabili: l’uno, negli ultimi dieci anni il fatturato della serie A si è avvicinato ai 1700 milioni e, di questi, una buona fetta (anche più dell 70%!), è finito nelle tasche dei giocatori e degli allenatori; l’altro, negli ultimi due anni abbiamo avuto lo Juventus Stadium e il prossimo restyling dello stadio Friuli dell’Udinese. Evidente che, il margine economico per accantonare una fetta del volume annuo, fosse alla portata delle società e che, volendo, le difficoltà amministrative potessero essere superate.
Dunque ci vien da pensare che forse il problema non risiede nella mancanza di una legge di riferimento. Anche perché la legge in questione pone dei principi, delle facilitazioni amministrative, ma zero denari.
Se poi aggiungiamo che in alcune circostanze, vedi nazionale di rugby con l’Olimpico di Roma, o i Boston Celtic con il Forum di Assago, si è capaci di riempire i nostri impianti, il dubbio si rafforza.
La sfida delle società sportive, nel realizzare le nuove arene, esigenza insopprimibile, è legata alla loro capacità, e volontà, di rafforzarsi con le giuste competenze manageriali. Nel configurare organizzazioni dedite alla gestione di realtà economiche con un’identità legata maggiormente alle attività del marketing, che spaziano dalla promozione all’organizzazione di eventi, dalla gestione dei flussi di spettatori alla conoscenza delle abitudini di consumo dei propri tifosi…