Ancora tre ragazzi morti in Afghanistan. Tre vittime di una guerra sporca, mai dichiarata, contro un nemico invisibile e terribile, al quale va ad aggiungersi l’assassino di queste ultime tre vittime: il terreno insidioso. Una guerra maledetta che non conoscerà mai vincitori o vinti, ma solo vittime da entrambi gli schieramenti. Vittime figlie dell’ignoranza, degli interessi di pochi capaci di decidere sulle esistenze di molti.
Quanto ancora dovremmo piangere i nostri ragazzi, i nostri figli, fratelli, amici? Quanto ancora dovremmo sopportare le lacrime dei parenti, l’ansia di madri, mogli (e mariti) e conoscenti di persone lontane, che attendono sei lunghi mesi il ritorno, che vivono ogni secondo con il timore di una telefonata, una notizia del telegiornale, una foto che porti notizie infauste?
I potenti non hanno figli? I potenti non hanno un’anima?
SottOp