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Basta un cartello, un manifesto, per capire come è stato ridotto il cervello degli italiani. E dei tassisti, ma il delirio è collettivo. Hanno il baco del comunismo.

Creato il 18 gennaio 2012 da Slasch16

Basta un cartello, un manifesto, per capire come è stato ridotto il cervello degli italiani. E dei tassisti, ma il delirio è collettivo. Hanno il baco del comunismo.I tempi che stiamo vivendo dimostrano più che mai che il capitalismo è fallito sul piano sociale, economico, democratico e di equità.
Direi che, per quanto riguarda noi italiani, è addirittura anticostituzionale come l’apologia del fascismo.
Il capitalismo  è sempre stato squilibrato a favore dei ricchi, degli industriali, dedito allo sfruttamento intensivo delle risorse, della natura e dei lavoratori in nome del profitto individuale, all’inizio, poi delle grandi multinazionali e delle maggiori banche al mondo americane guarda caso in mano ad ebrei.
Per decenni è cresciuto  con la produzione di beni di consumo, talvolta necessari, più spesso indotti dalla propaganda per creare profitti, più si imponeva il capitalismo e più si riduceva la democrazia aumentando lo sfruttamento e riducendo i diritti dei lavoratori.
Lotte memorabili di sindacati e lavoratori hanno cercato di stabilire un minimo  di regole e di rispetto umano, oltre che di riconoscimento di un salario decente per la massa proletaria protagonista, esclusa dai benefici, di tanta ricchezza.
Ben prima della sconfitta del socialismo reale con la caduta del muro di Berlino il capitalismo si era già evoluto da produttivo a capitalismo economico e parassita delle grandi banche mondiali con l’invenzione del credito e quindi del debito, prima individuale, rivolto ai cittadini, poi con prestiti agli Stati moltiplicando gli utili delle speculazioni e raddoppiando i debitori , o meglio, aggiungendo  al debito individuale il debito pubblico.
Per fare un esempio elementare ma esaustivo di quello che intendo dire cito il sig. Rossi, cittadino comune, che al debito per l’acquisto dell’automobile, della lavatrice, della casa dovuto ad una sua scelta individuale dettata dalla necessità o dalla voglia di migliorare la qualità della sua vita, si è trovato da pagare anche il debito pubblico dello Stato in un testa coda che stà impoverendo il mondo.
Questo tipo  di economia globalizzata ha reso onnipotente il capitalismo finanziario, speculatore e parassita che non produce beni, essenziali e non, ma semplicemente profitti agli investitori arricchendo a dismisura una minima parte di cittadini che detengono il 90% della ricchezza mondiale nelle loro mani, nelle loro azioni.
L’economia speculatrice e parassita sfugge ad ogni regola e controllo per il semplice fatto che la politica ne è diventata succube e schiava e da tempo ha rinunciato al suo ruolo per la quale è nata: governare, regolare, progettare l’economia , condizionarla.
Si sono invertiti i ruoli adesso è l’economia che governa e condizione la politica, i governi, gli Stati. L’esatto contrario di quello che dovrebbe essere e la responsabilità maggiore di questa deriva antidemocratica è proprio della politica, che io chiamo reaganiana, con l’esaltazione del liberismo  ed il delirio del dominio del mercato, della domanda, quando sappiamo benissimo che la domanda è stabilita dalla propaganda e dagli interessi del capitalismo finanziario parassita.
In poche parole la dittatura della finanza che non ha bisogno di aerei, carri armati, navi da guerra per imporre le sue regole e non ha nemmeno confini dato che riesce ad incidere in tutto il globo in pochi secondi.
Ovvio che tanto potere lo deve a politiche, governi, dittatori più o meno grandi che rinunciando al ruolo fondamentale della politica ha permesso alla finanza di governare il mondo.
Siamo talmente immersi in questo autentico ribaltamento delle regole democratiche e del ruolo per cui è nata, secoli fa, la politica.
Dato che ai più è sconosciuto il significato della politica, infatti la considerano una cosa sporca, corrotta e quindi la evitano come la lebbra voglio spiegare in significato della polis, della politica, dopo ci sarà tutto più chiaro.
La prima definizione della politica risale ad Aristotele.
La prima definizione di “politica” (dal greco πολιτικος, politikós) risale ad Aristotele ed è legata al termine “polis”, che in greco significa la città, la comunità dei cittadini; secondo il filosofo, “politica” significava l’amministrazione della “polis” per il bene di tutti, la determinazione di uno spazio pubblico al quale tutti i cittadini partecipano.
Poi ci sono state delle derive, si è confusa la politica con il potere, il dominio, la dittatura, le guerre per i mercati ed il potere, ma questo è un altro discorso.
Siamo talmente deviati dalla propaganda dell’economia speculatrice e parassita, che ci mette in carico i suoi errori, i suoi debiti ed i suoi profitti, che si è perso totalmente il ruolo ed il significato della politica e cioè una cosa basilare: l’amministrazione della città (polis)  per il bene di tutti. La determinazione di uno spazio pubblico al quale tutti i cittadini partecipano.
Oggi sostituiamo la parola città, polis, con Stato, mondo, globo, ma la sostanza non cambia e cioè che lo Stato, il mondo non viene amministrato per il bene di tutti, attraverso le leggi, le regole  ed il rispetto delle stesse,  ma nell’interesse dei pochi, che potremmo riassumere nella grande finanza parassita, in Wall Street, le grandi banche mondiali che dettano il buono ed il cattivo tempo.
Grazie a questa deriva dittatoriale dell’economia globalizzata e parassita l’unico spazio pubblico al quale i cittadini sono chiamati a partecipare, obbligatoriamente, è quello del pagamento del debito dello Stato, speculatori e parassiti esclusi.
L’egoismo individuale, l’egoismo delle lobbies, l’egoismo delle caste, l’ignoranza della massa coltivata ad arte, l’interesse dei grandi investitori parassiti che dettano la linea e la propaganda capitalistica fa si che ogni tentativo di rendere la società più equa, la distribuzione della ricchezza più equa, il rispetto dei contratti e della dignità dei lavoratori, l’imposizione di regole che impediscano lo sfruttamento dei lavoratori e garantiscano la loro sicurezza nello svolgimento delle loro mansioni.
Nel caso nostro, italiano, siamo addirittura al delirio. Se un primo ministro qualsiasi cerca di fare rispettare la Costituzione là dove recita che ognuno deve partecipare alle spese dello Stato, insomma debba pagare le tasse, in base alle proprie possibilità viene fatto passare, mediaticamente e immediatamente per un sovversivo comunista.
Hanno convinto gli italiani dal cervello piccolo ma dall’egoismo illimitato che persino Mario Monti, espressione del potere delle banche e della finanza, è un comunista della prima ora.
Gli hanno lavato il cervello con la candeggina, li hanno sotterrati di propaganda, al punto tale che l’unica soluzione possibile per risolvere la crisi mondiale voluta dalle banche e dalle multinazionali e cioè una società più equa, giusta, in parole povere socialista o socialdemocratica, basti pensare cosa ha detto Shultz da Fazio sulla politica della Merkel, è stato acquisito nella mente del popolino egoista ed ignorante  non come spazio pubblico per la partecipazione di tutti ma come dittatura, comunismo.
Il dittatore, la dittatura della finanza parassita e speculatrice con la complicità della politica, altrimenti non potrebbero esercitare il loro potere, hanno convinto i sudditi della finanza, il popolino vittima della propaganda, che la finanza è la democrazia e l’equità, la partecipazione, è dittatura. L’ultima dittatura comunista.
La medicina è diventata il male ed il male la medicina. L’egoismo e l’ignoranza individuale fanno il resto.Non c’è più speranza per loro, ed alludo ai giovani, se pensano di cambiare le cose senza la politica, senza l’unione della maggioranza suddita del potere finanziario, se un sindacalista della Fiom mi dice che lui è contro i neri e contro i rossi ma per l’unione dei lavoratori contro il sistema siamo al populismo totale. L’autentica forza della finanza parassita non è nella sua potenza economica, finanziaria è nella disgregazione e nella pochezza della maggioranza di proletari, disoccupati, sfruttati, che rifuggono dalla politica e non le restituiscono il ruolo che le compete, per il quale è nata: governare nell’interesse di tutta la città e non di un condominio di ricchi parassiti.
Fate voi, fate come cazzo volete. Queste evoluzioni si misurano in decenni, in secoli e quando sarete alla rovina totale, culturale, di partecipazione, io non ci sarò più a meno che non campi tanto quanto Matusalemme.
Ieri ho visto un piccolo servizio a Ballarò sulla Grecia. La gente che restituiva le targhe delle proprie autovetture perchè non riescono a pagare il bollo e l’assicurazione, staccano il riscaldamento perchè il gasolio è troppo caro. Subito dopo hanno fatto vedere un locale alla moda dove i ricchi continuavano la loro bella vita fregandosene dei problemi della massa che non ha da mangiare.
E’ il Paese di Aristotele il filosofo greco che , per primo, diede una definizione della politica. I greci dovrebbero prendere esempio dalla rivoluzione francese installare delle ghigliottine nelle piazze e provvedere alla pulizia dei parassiti che la infestano, come fecero i francesi con la loro nobiltà parassita, e solo alla fine della disinfestazione potranno dire che la polis è tornata ad essere in vigore, in uso e la democrazia ha ripreso il sopravvento sulla dittatura della finanza e del capitalismo parassita che arricchisce i ricchi ed impoverisce che, questa ricchezza, la produce.
E’ l’unico modo per uscirne, fare pulizia e non commettere l’errore del 1945, quando esaltati dalla riconquista della libertà ne hanno lasciati troppi in libertà.
La nobiltà parassita francese, e non solo francese, imponeva gabelle a tutti con gli esattori ed i soldati, oggi la finanza parassita globale impone gabelle a tutti i cittadini del mondo, gli esattori sono i governi e gli stati ed i soldati sono stati sostituiti dal 10% di famiglie che detiene la ricchezza mondiale e che attraverso del loro potere di propaganda ci vogliono convincere che questa è democrazia.
A difesa dei loro privilegi hanno creato delle classi intermedie su più livelli che per difendere i loro piccoli, rispetto alla grande finanza, privilegi prendono il ruolo che fu dei soldati e reprimono la grande massa di poveri che inebetiti dalla propaganda e divisi dalla loro ignoranza  si fanno la guerra tra di loro perdendo di vista i veri responsabili, autori e responsabili della vita infelice alla quale sono costretti, blaterando di pace sociale che non esiste e, se alza la testa, ci pensa la Polizia di Stato, le forze dell’ordine costituito dalle multinazionale e dalla finanza parassita.
La vera dittatura del secondo e terzo millennio, altro che fascismo, nazismo o comunismo questi sono andati ben oltre.
Distratti da farmacisti e tassisti diventiamo come loro, come quel tassista amico di Alemanno, tanto per essere chiari fascista, che inalbera il cartello contro il comunismo e non della finanza parassita che governa il mondo. Perchè così vuole il potere, che il popolino si faccia la guerra al suo interno alimentata dai piccoli egoismi individuali. L’importante è che il debito pubblico aumenti e con esso i loro profitti.



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