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Batigol ! (by Bruce Wayne)

Creato il 21 marzo 2013 da Simo785

Batigol ! (by Bruce Wayne)

Poteva avanzare in progressione come pure finalizzare con un colpo secco, trovandosi al posto giusto al momento giusto. Era potente, ma non era un semplice ariete. D’altro canto l’agilità e la rapidità non facevano, di lui, nemmeno un attaccante di rapina. E, per quanto fosse in possesso di ottime doti tecniche, non era un fromboliere. Insomma, forse la definizione più azzeccata per Gabriel Omar Batistuta è, semplicemente, quella di “attaccante”. Perché le doti che caratterizzano un finalizzatore di gioco le aveva – e le sfruttava – tutte, ma nessuna era preponderante rispetto alle altre. 

Giunse in Italia, e precisamente a Firenze, nel 1991, dopo tre stagioni passate tra Newell’s Old Boys, River Plate e Boca Juniors, e lì rimase per nove anni. L’inizio non fu dei migliori, ma in un breve lasso di tempo si capì che il giovane Gabriel aveva semplicemente bisogno di ambientarsi al clima del capoluogo toscano. Strinse ottimi rapporti di amicizia con Baiano e Rui Costa, e nonostante la disastrosa stagione ’92-93 (in cui la Fiorentina di Aldo Agroppi retrocesse in Serie B) disputò nove campionati ad altissimi livelli, durante i quali collezionò duecentosessantotto presenze e centosessantasette gol e vinse una Coppa Italia ed una Supercoppa italiana. È stato l’attaccante più prolifico della storia della società viola, ed ancora oggi i tifosi di Firenze lo ricordano come un vero e proprio eroe del calcio. 

Nel 2000-01 passò alla Roma, dove rimase fino al 2003. Con l’arrivo nella capitale, tuttavia, si può dire che l’astro di Batistuta inizia a declinare per non tornare mai più a brillare come in passato. Se durante la prima stagione coi giallorossi – che è, poi, anche quella dello scudetto – Gabriel segna venti gol e risulta decisivo per la conquista del titolo, l’anno successivo i suoi quasi trentatré anni ed una caviglia non del tutto a posto lo fermano a quota sei. A metà dell’anno successivo verrà ceduto in prestito all’Inter, e da lì si trasferirà in Quatar, dove concluderà la sua carriera due anni dopo. 

Con tutta probabilità Batistuta è stato uno dei migliori attaccanti che la Serie A abbia conosciuto negli ultimi vent’anni. Un esempio di capacità atletiche e tecniche che, oltretutto, si sono sempre sposate con una grande sportività e lealtà.


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