2013. Un'avanguardia degli abitanti del Pianeta G giunge sul nostro pianeta, in prossimità delle Hawaii, per impiantare un sistema di comunicazione che guidi il resto della flotta d'invasione sul Pianeta Terra. Tre potenti navi da guerra difendono il dispositivo situato nell'Oceano. Intorno ad esso un campo di forza che tiene a distanza tutte le navi delle diverse flotte in zona. All'interno della cupola rimangono solo tre cacciatorpediniere, ultimo baluardo e speranza per l'umanità di evitare un'invasione aliena e l'estinzione della razza umana.
Sinceramente. Pensavo di trovarmi di fronte ad un film il cui sottotitolo fosse: Sono un boiata: sallo!
Oh, e, invece, mi ha stupito. Più di due ore, ma che alla fine scorrono, tra un'assurdità, e l'altra, tra un effetto speciale di riciclo e l'altro, ma che divertono. Non nascondo che un paio di momenti di pathos ci sono pure, ad esempio durante la battaglia navale finale (quella giocata sullo schermo, non quella con la corazzata in derapata che spara neanche fosse John Wayne). Che poi la filosofia dell'americano spaccone è quella che fa da filo conduttore in tutta le pellicola. Ecco, sì, è uno di quei classici film che si può definire un'americanta senza timore di sbagliarsi.
Gli effetti speciali non sono affatto male, certo molto in stile Transformers, ma bisognava ottimizzare i costi. L'idea di un film marinaro è sempre ardua da mettere su schermo ed era dagli anni '60 o '40 del secolo scorso che non si vedeva uno scontro navale così impegnativo.
Il cast è qual che è. Niente di eccezionale, basato su faccioni quadrati e su bellezze bionde. L'unico attore di spicco è Liam Neeson che ha un piccolo ruolo con un paio di battute carine. Sempre carismatico. Cameo o piccola parte chiamiamola come vogliamo, in cui si è divertita, per Rihanna: con in mano grandi pistole si diverte un mondo ed il suo faccino sul grande schermo non è così male. Certo, una parte così la poteva interpretare chiunque.
Gli alieni alla fine sono abbastanza classici e con delle corazze che hanno un che di già visto. Ben realizzate, ma sarebbe ora che qualche costumista iniziasse a lavorare di fantasia e la smettessi di fare tutte le corazze uguali a quelli di Halo, per ogni film.
La colonna sonora ha un paio di passaggi interessanti, sopratutto nel finale durante l'epica messa in moto della vecchia corazzata.
Alla fin fine un film divertente, senza pretese, costato un po' troppo rispetto a quello che poi ha incassato.
Per una serata spensierata od in pezzi per più serate: tanto seguire la trama non è un problema.
Titolo originale Battleship
Paese di produzione Stati Uniti
Anno 2012
Durata 131 min.
Genere fantascienza
Regia Peter Berg
Sceneggiatura Erich Hoeber, Jon Hoeber
Casa di produzione Universal Pictures, Battleship Delta Productions, Film 44, Hasbro, Stuber Productions
Fotografia Tobias A. Schliessler
Effetti speciali Industrial Light & Magic
Musiche Steve Jablonsky
Scenografia Neil Spisak
Interpreti e personaggi
Taylor Kitsch: Ten. Alex Hopper
Alexander Skarsgård: Stone Hopper
Liam Neeson: Vice Ammiraglio Shane
Brooklyn Decker: Samantha "Sam" Shane
Rihanna: Cora Raikes
Peter MacNicol: Segretario della difesa
Tadanobu Asano: Cap. Nagata
Hamish Linklater: Cal
Josh Pence: Capo Moore
Jesse Plemons: Ordy
Stephen Bishop: Taylor
Doppiatori italiani
Andrea Mete: Ten. Alex Hopper
Alessandro Rossi: Vice Ammiraglio Shane
Myriam Catania: Samantha "Sam" Shane
Domitilla D'Amico: Cora Raikes
Gianfranco Miranda: Cap. Nagata
Nanni Baldini: Cal
Davide Perino: Ordy