A volte si crea un abisso tra le esigenze narrative degli autori (tanto più quando questi sono underground e hanno un approccio molto personale) e le esigenze commerciali delle case editrici (soprattutto quelle di grandi dimensioni). Progetti come la maxi-serie Solo rappresentano un ponte su quest’abisso.
Gli albi originali, pubblicati negli USA tra il 2004 e il 2006, erano dedicati ognuno a un autore diverso, cui la DC Comics aveva lasciato una certa libertà riguardo ai personaggi da utilizzare e le modalità di realizzazione. È evidente la bontà dell’idea di porre il giusto risalto sugli autori e i loro stili, per una volta incentrando un evento fumettistico non su pur plausibili esigenze narrative o avvenimenti legati al supereroe di turno, ma sull’artista.
Nei mesi scorsi la RW/Lion ha colmato l’inspiegabile lacuna legata alla mancata pubblicazione in Italia di Solo, dedicandogli quattro volumi suddivisi in funzione dei protagonisti o delle tematiche. Seppure questa maniera di presentare le storie paia un po’ diluire la centralità degli autori, la forza espressiva di molti di loro risulta comunque dominante, a ulteriore dimostrazione del valore assoluto di alcuni di questi tredici episodi brevi.
Teenage sidekick è scritto e disegnato da Paul Pope: l’episodio è valso all’autore il Premio Eisner come Miglior Storia Breve nel 2006. Pope sfrutta le poche (undici) tavole a disposizione per una riflessione non banale sul ruolo di Robin come spalla, sulla follia da psicopatico del Joker e sul ruolo di Batman come mentore del Ragazzo Meraviglia. Sul fronte dei disegni, lo stile stravagante e carico di Pope si sposa con le tonalità retro e fatte di pochi colori dominanti ad opera di James Jean.
Howard Chaykin porta la sua scrittura ironica e i disegni spigolosi in Furto con scasso, storia di una coppia di rapinatori che sembra avere poco a che fare con l’universo del Cavaliere Oscuro, al punto da stonare quasi nel contesto del volume.
Darwyn Cooke ci presenta prima il racconto un po’ fragile di tal Slam Bradley e degli strani incontri che si possono fare al bar di Jimmy, poi ci delizia con Deja vu, cartoonesca rappresentazione di un Batman del passato ispirata al racconto anni ’70 Night of the stalker di Steve Englehart, Vin & Sal Amendola e Dick Giordano.
Il maestro Jordi Bernet offre la sua interpretazione di Poison Ivy, con le parole di Brian Azzarello a contornare un ambiguo incontro con il Cavaliere Oscuro.
Segue Mike Allred, coadiuvato dal fratello Lee ai testi, che ci mostra un Batman ispirato all’Adam West dei telefilm anni ’60. Qui il crociato incappucciato attraversa una crisi che lo spinge a riflettere sul proprio ruolo e sulla necessità di terrorizzare i criminali per ottenere risultati più soddisfacenti. L’ironia della narrazione, l’azzeccato citazionismo e la passione che ne traspare fanno di Batman a-go-go! una delle perle del volume.
Johna Hitckcok e Scott Hampton realizzano la godibilissima Batman: 1947, in cui i dipinti di Hampton suggellano otto tavole in cui si parla di eroismo nella vita reale.
Damion Scott, con il suo stile un po’ caotico, si concentra sulle figure di Robin e Batgirl in due storie alquanto semplici.
Il lato umoristico di Gotham viene fuori invece nelle tavole disegnate da Sergio Aragonés.
Il volume si chiude con il racconto metafumettistico di Brendan McCarthy sul ritrovamento di alcune tavole a fumetti che hanno per protagonista Batman.
Ogni autore rievoca una delle multiformi versioni in cui il Cavaliere Oscuro è stato rappresentato negli anni. Attingono ai loro gusti, ai loro ricordi, per restituirci un Batman sempre diverso e, anche per questo, unico.
Abbiamo parlato di:
Batman Solo (Batman Library #11)
Mike Allred, Sergio Aragonès, Brian Azzarello, Jordi Bernet, Howard Chaykin, Darwyn Cooke, Scott Hampton, Paul Pope, Tim Sale, Damion Scott
Traduzione di Leonardo Favia
Lion Comics/RW Edizioni, Ottobre 2013
176 pagine, brossurato, colori – € 15,95
ISBN: 9788866918745
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