La autorità sanitarie tedesche ormai sembrano essere sulle "orme" del batterio killer Escherichia coli e sull'origine della sua diffusione: il presunto vettore del batterio Eceh che ha casuato fino ad ora 22 morti in Europa sembra essere la soia ed in particolare i suoi germogli. Non si tratta ancora di un allarme vero e proprio riguardante degli specifici lotti - come accaduto per i cetrioli spagnoli poi risultati innocui - ma solo della diffusione delle informazioni di cui dispongono al momento le autorità sanitarie tedesche, di cui l'Ue "ha preso nota", come ha spiegato il portavoec Frederic Vincent.
Il vettore dell'epidemia potrebbero essere quindi dei germogli di soia: non vi sono ancora prove definitive, ma "le indicazioni sono tali e tante che dobbiamo raccomandare ai consumatori di evitare" il prodotto, ha dichiarato il ministro locale della Sanità, Gert Lindemann, precisando che gli esiti degli esami di laboratorio saranno resi noti domani. Il bilancio globale delle vittime del batterio Eceh e delle sue complicanze - principalmente la Shu, sindrome emorragica uremica - è di 22 morti in Europa, di cui 21 in Germania: è quanto riferisce il Centro Europeo per il Controllo e la prevenzione delle malattie (Ecdc). Nei Paesi membri dell'Ue sono stati riscontrati 1.605 casi di infezione da Eceh, di cui 1536 in Germania e 658 di Shu. Ieri, è stato smentito il primo caso sospetto in Italia, a Merano, dove un turista tedesco è stato ricoverato con una infezione intestinale di altro tipo. L'allarme era stato lanciato dal quotidiano locale "Dolomiten". Il paziente - ha riferito l'ospedale - ha una infezione intestinale di altro tipo. Il ceppo della malattia è stato identificato dall'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) in una forma rara di Escherichia coli, lo "0104:H4", già conosciuto, ma per la prima volta trasformato in epidemia.
La autorità sanitarie tedesche ormai sembrano essere sulle "orme" del batterio killer Escherichia coli e sull'origine della sua diffusione: il presunto vettore del batterio Eceh che ha casuato fino ad ora 22 morti in Europa sembra essere la soia ed in particolare i suoi germogli. Non si tratta ancora di un allarme vero e proprio riguardante degli specifici lotti - come accaduto per i cetrioli spagnoli poi risultati innocui - ma solo della diffusione delle informazioni di cui dispongono al momento le autorità sanitarie tedesche, di cui l'Ue "ha preso nota", come ha spiegato il portavoec Frederic Vincent.
Il vettore dell'epidemia potrebbero essere quindi dei germogli di soia: non vi sono ancora prove definitive, ma "le indicazioni sono tali e tante che dobbiamo raccomandare ai consumatori di evitare" il prodotto, ha dichiarato il ministro locale della Sanità, Gert Lindemann, precisando che gli esiti degli esami di laboratorio saranno resi noti domani. Il bilancio globale delle vittime del batterio Eceh e delle sue complicanze - principalmente la Shu, sindrome emorragica uremica - è di 22 morti in Europa, di cui 21 in Germania: è quanto riferisce il Centro Europeo per il Controllo e la prevenzione delle malattie (Ecdc). Nei Paesi membri dell'Ue sono stati riscontrati 1.605 casi di infezione da Eceh, di cui 1536 in Germania e 658 di Shu. Ieri, è stato smentito il primo caso sospetto in Italia, a Merano, dove un turista tedesco è stato ricoverato con una infezione intestinale di altro tipo. L'allarme era stato lanciato dal quotidiano locale "Dolomiten". Il paziente - ha riferito l'ospedale - ha una infezione intestinale di altro tipo. Il ceppo della malattia è stato identificato dall'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) in una forma rara di Escherichia coli, lo "0104:H4", già conosciuto, ma per la prima volta trasformato in epidemia.