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Batti, Batti le Manine

Creato il 29 settembre 2014 da Pedroelrey

Lucia Annun­ziata, uno dei pochi diret­tori di un gior­nale che con­ti­nua osti­na­ta­mente a non avere nep­pure un account Twit­ter, a due anni dalla nascita di Huf­f­Post Ita­lia ha pub­bli­cato un arti­colo auto-celebrativo in cui parla degli stra­bi­lianti suc­cessi della testata da lei diretta dall’esordio ad oggi.

Mi sono preso il tempo per fare un minimo di fact chec­king rispetto a quanto dichiara l’Annunziata.

Abbiamo 250mila fan su Face­book e 180mila fol­lo­wer su Twit­ter, con un enga­ge­ment della com­mu­nity che sfiora il 50% della base fan, uno dei più alti del settore.

Uti­liz­zando Fan­page Karma [se non lo cono­scete è l’occasione buona per] ho veri­fi­cato che il tasso di enga­ge­ment della pagina Face­book del quo­ti­diano si atte­sta al 5.9% ed il livello medio di inte­ra­zione sui post [la “bel­lezza” di 40/die] è dello 0.1%. Attra­verso Twi­to­nomy ho veri­fi­cato che dal 19 luglio al 27 set­tem­bre l’account Twit­ter ha ret­wit­tato 26 volte [1% del totale dei tweet], ha rispo­sto — reply — 10 volte ed ha men­zio­nato 91 volte un account che non fosse il pro­prio [21 delle quali per Mat­teo Renzi] su un totale di 3200 tweet effet­tuati nel periodo preso in considerazione.

Non mi appa­iono esat­ta­mente livelli di inte­ra­zione, di enga­ge­ment, stra­to­sfe­rici come dichia­rato. In caso di dubbi al riguardo basta con­sul­tare la ricerca di «Innova et Bella» su i Face­book Top New­spa­pers 2014 che infatti nep­pure nomina Huf­f­Post Ita­lia, anche se pro­ba­bil­mente, cer­cando di deco­di­fi­care, l’Annunziata in realtà si rife­ri­sce alla reach, alla por­tata della pagina Face­book, quando parla del “50% della base fan”. Come si dice a Milano, Offe­lee, fa el tò mestee [Pastic­ciere, fa’ il tuo mestiere].

2 Grande il suc­cesso del traf­fico da mobile che ormai è pari al 51% del totale.

E sono in effetti pro­prio I social net­work, i motori di ricerca e la cre­scita sul mobile ad aver cam­biato le fonti del nostro traf­fico. La fine­stra su Repubblica.it, che è stata fon­da­men­tale nel lan­cio di que­sta nostra testata, for­ni­sce oggi solo un terzo dei nostri accessi. 

Un terzo degli accessi — pari a circa 60mila utenti unici nel giorno medio — non sono esat­ta­mente bru­sco­lini. Anzi sono per l’esattezza la seconda fonte di traf­fico dopo i social [97% Face­book]. Un peso, quello di Repubblica.it, che va ben oltre le visite dirette e le visite da motori dei ricerca come mostra il gra­fico sottostante.

Gli accesi da mobile, secondo Audi­web, sono il 32%. Com­ples­si­va­mente la for­tis­sima dipen­denza da Repubblica.it e dai social indi­cano un basso tasso di fedeltà alla testata.

3 Que­sta ten­denza posi­tiva si riflette anche sui conti eco­no­mici. Chiu­de­remo il 2014 con un incre­mento dei ricavi del 19 per cento.

«L’Huffington Post Ita­lia» nel suo primo anno di vita ha rea­liz­zato meno di un milione di euro di ricavi ed altret­tanti di per­dite. Per l’esattezza 815mila euro di ricavi e 847mila euro di per­dite. Il 19% di cre­scita dei ricavi è pari a 154mila euro. A pre­scin­dere dal non tra­scu­ra­bile fatto che se le per­dite hanno seguito lo stesso anda­mento i conti della testata restano in rosso, sin­ce­ra­mente 154mila euro di fat­tu­rato pub­bli­ci­ta­rio in più non mi sem­brano un risul­tato stra­bi­liante per una testata con le ambi­zioni [ed il soste­gno] di cui gode — di Huf­f­Post Italia.

Batti, batti le manine…

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