Magazine Cultura

Battle Hymn (di B. Clay Moore)

Creato il 21 agosto 2012 da Mcnab75

Battle Hymn (di B. Clay Moore)

Battle Hymn
di B.Clay Moore
Editori: Image e Italycomics per l’Italia
Autoconclusivo

Sinossi

Fine della Seconda Guerra Mondiale: le Forze Armate degli USA creano una forza di superumani da irreggimentare nelle fila dell’Esercito, in modo da diventare la prima potenza mondiale del periodo postbellico. E’ così che viene inaugurata Watchguard, di cui fanno parte due vigilantes già al servizio della Patria, Proud American e Defender of Liberty, più alcuni membri arruolati ex novo: il velocista Johnny Zip, l’uomo pesce Quinn Ray, il misterioso robot Artificial Man e l’agente britannico Midnite Hour.
Ma quali sono i veri scopi del Governo di Washington nel momento in cui ha deciso di creare una forza di eroi mascherati difficilmente controllabile?

Commento 

Un incrocio tra Watchmen e Ultimates. Questa descrizione calza alla perfezione per la minisaga Battle Hymn, che è stata una delle mie letture estive. L’intero volume, autoconclusivo, è infatti disponibile in digitale per Comixology, a soli 8 dollari.
B. Clay Moore è palese nel suo far riferimento a specifici supereroi entrati da tempo nell’immaginario popolare, in particolare quelli della Marvel e della DC Comics. Proud American e Defender of Liberty sono due versioni di Cap America, Quinn Ray è Namor, Johnny Zip fa il verso a Flash e Artificial Man rappresenta molti generici supereroi robotici dalla personalità misteriosa e in chiaroscuro. L’autore ne ribalta però le personalità linde, pulite e senza macchie, seguendo un percorso simile a quello che ha portato alla nascita degli Ultimates, ma andando spesso vicino al cinismo degli Watchmen.
Gli eroi della Watchguard (anche questo nome non è certo scelto casualmente) sono pomposi, pieni di sé, in alcuni casi nascondono psicopatologie pericolose, a malapena tenute a bada dalle maschere che indossano. Ma la linea tra il bene e il male è sottile. Seppure ci siano personaggi più marcatamente positivi (Midnite Hour e Quinn Ray) e altri negativi (Defender of Liberty) le distinzioni tra le due categorie sono fumose, indefinite.

La chiave di lettura di Battle Hymn è più che altro politica e di approfondimento della psicologia di un “vero” gruppo supereroistico. Le azioni sul campo di Watchguard sono in realtà poche, mentre l’autore porta i lettori nel dietro le quinte, sbirciando tra i meccanismi che regolano i membri del team, ma anche tra i giochi politici di Washington, che hanno un ruolo preponderante di pagina in pagina. 

Battle Hymn (di B. Clay Moore)

Questo è forse l’aspetto più interessante della saga: come verrebbe gestito un gruppo di eroi dotati di superpoteri da un governo prossimo a vincere la guerra e pronto ad assumere un ruolo di primissimo piano negli equilibri mondiali? I combattenti in maschera potrebbero rappresentare al contempo una grande campagna propagandistica vivente, un’arma segreta o perfino un grosso problema da risolvere in prospettiva futura.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :