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Bavaglio alla rete. A Mosca come in Oceania?

Creato il 03 agosto 2011 da Pinobruno

La gioventù ha bisogno di essere sorvegliata per evitare che sia corrotta da idee ‘strane’, specialmente nella musica, che minano i valori tradizionali. Mi sembra che siano maturi i tempi per un monitoraggio nel Paese per scoprire cosa stanno ascoltando, cosa stanno leggendo, cosa stanno guardando”.  Chi lo ha detto? Dove accade? Non nell’Oceania di George Orwell ma a Mosca, dove il ministro dell’interno russo, Rashid Nurgaliyev, non dimentica le sue origini di dirigente del servizio segreto e parla come un esponente della psicopolizia di “1984”. 

 

Bavaglio alla rete. A Mosca come in Oceania?

Le agenzie di stampa citano Nurgaliyev in un discorso a Novosibirsk. I giovani ”hanno dimenticato le vecchie canzoni d’amore, i valzer, tutto quello che ci ha unito, il nostro passato e le nostre radici. E’ necessario preparare una serie di misure per limitare l’attività di certe risorse di internet senza violare la libertà di scambio di informazione”.

Giornalisti e analisti del coraggioso sito russo di controinformazione Agentura dicono che il ministro dell’interno  vuole usare fondi statali per creare un sistema di monitoraggio di internet e di tutta la rete di telecomunicazioni del paese.

Un mese fa il capo dell’FSB, Aleksandr Bortnikov aveva chiesto a tutti gli operatori di telefonia mobile in di fornire i loro codici cifrati per poter sorvegliare le conversazioni sulle reti. ”Tutti i servizi di sicurezza devono avere accesso ai codici degli operatori della rete di telefonia mobile per poter sorvegliare eventuali azioni illegali”, aveva spiegato.  Bortnikov aveva fatto sapere che i servizi già ”collaborano” con Google e Skype per ”regolare i problemi specifici” riguardanti le comunicazioni su internet, senza fornire dettagli.


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