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BCC Carugate: 4,1 milioni di utile, raccolta in aumento, aggregazione in vista della BCC di Inzago

Creato il 09 maggio 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

Ai confini della provincia di Cremona la BCC Carugate, radicata nel Milanese e in Brianza, cresce e sta per conquistare la BCC di Inzago, il paese a 2 km dalla metropolitana, ma anche prossimo al territorio bergamasco, economicamente potente, e al Cremasco. C’è chi paga cara la recessione, d’altro lato. L’aumento dei crediti è un’impennata, i margini d’interesse e di intermediazione s’incrementano notevolmente. Dati che mettono a disagio. Chi non vorrebbe vedere i margini d’interesse e intermediazione scendere nell’interesse generale? Alcuni, non altri. Il sistema in cui c’è chi vince e c’è chi perde (e allora che credito trova?) viene chiamato “libero mercato” dai vincitori.
Le banche cooperative, legate alle imprese locali e alle famiglie, sono o dovrebbero essere un antidoto alle folate di capitali che devastano il territorio. I correntisti della BCC Carugate investono poco in Borsa, i loro debiti nel complesso aumentano molto, eppure la raccolta diretta sale. I risparmiatori ci sono ancora, per fortuna.

BCC Carugate chiude il 2012 con 4,1 milioni di utile
e un patrimonio netto di 181 milioni di euro.
Il Bilancio d’Esercizio 2012 di BCC Carugate, Banca di Credito Cooperativo di Milano e Brianza, ha registrato una crescita della raccolta diretta e del patrimonio netto e un utile di 4,1 milioni di euro. Ottimi risultati, nonostante il calo dell’utile rispetto all’anno precedente, se inquadrati nello stato di recessione dell’economia nazionale, che certificano la solidità di BCC Carugate nel panorama delle realtà bancarie locali e nazionali. Il Bilancio d’Esercizio 2012 è stato approvato all’unanimità nel corso dell’Assemblea Generale Ordinaria dei Soci che si è svolta domenica 5 maggio, presso il Cine Teatro Don Bosco di Carugate.
BCC Carugate – Banca di Credito Cooperativo di Milano e Brianza attiva dal 1953 con 27 filiali in 90 comuni nelle province lombarde di Milano, Monza e Brianza, Lodi, Como e Lecco – ha approvato nel corso dell’Assemblea Generale Ordinaria dei Soci svoltasi domenica 5 maggio 2013, il Bilancio d’Esercizio 2012: un esercizio che si chiude con un utile netto di 4,1 milioni di euro e che, nonostante il calo del 21,4% rispetto al 2011, non può che definirsi positivo visto il contesto di recessione in cui versa l’economia nazionale.

«L’utile aziendale ha subito una contrazione rispetto allo scorso esercizio pur rimanendo positivo e attestandosi sopra i 4 milioni di euro – afferma il Direttore Generale Giorgio Beretta – È un dato che va letto in funzione degli effetti duraturi della crisi economica che generano un crescente aumento dei crediti deteriorati e che ci vede soddisfatti viste le difficoltà economiche espresse nei bilanci di molte BCC, anche in Lombardia».

Il risultato del 2012 è il frutto di performance di segno opposto: a una crescita evidente del margine d’interesse, che ha raggiunto i 35,9 milioni di Euro (+10,82%), e del margine d’intermediazione, che ha segnato un risultato positivo (+14,9%) attestandosi intorno ai 47 milioni di Euro, si è contrapposto un aumento del 141% delle rettifiche sui crediti (da 6,14 a 14,84 milioni di Euro) che ha eroso oltre il 31% del margine di intermediazione, incidendo fortemente sul risultato dell’esercizio.

«Il peso dei crediti deteriorati sul Conto Economico aziendale – sottolinea il Presidente di BCC Carugate Giuseppe Maino – è certamente determinante, ma è attenuato da una solida situazione patrimoniale. Il Patrimonio netto, infatti, è passato dai 166 milioni del 2011 ai 181 milioni di euro del 2012. Un dato che ci consente di affrontare con maggiore serenità questo periodo di difficoltà del mercato. Da parte nostra, confermiamo quanto scritto nel nostro nuovo piano strategico aziendale ovvero l’intenzione di puntare a una fase di crescita patrimoniale e di consolidamento nel nostro territorio, che conosciamo bene e sul quale abbiamo interesse a operare al meglio, restando vicini alle famiglie e alle imprese».

La raccolta diretta alla fine del 2012 ha manifestato una crescita del 4,98% raggiungendo un valore di 1.105 milioni di Euro per effetto soprattutto dei nuovi conti deposito, che a fine anno sono arrivati a cumulare 91 milioni di Euro. La raccolta indiretta ha segnato invece una flessione del 3,32%, un risultato dovuto in gran parte alla volatilità dei mercati finanziari, soprattutto quello azionario, che hanno causato il raffreddamento degli investitori per questi strumenti. Anche gli impieghi (899 milioni) hanno registrato una flessione dell’1,76%: questa decrescita riflette le pesanti rettifiche effettuate nel corso dell’esercizio e gli ammortamenti parziali di posizioni deteriorate al lordo dei quali l’ammontare sarebbe rimasto stabile a 938 milioni.

Il Bilancio d’esercizio 2012 è stato votato all’unanimità dai 549 soci presenti, di cui 488 (427 uomini, 110 donne e 12 enti) presenti in proprio e 61 rappresentati per delega.
Al termine della votazione, il Presidente Maino ha dato comunicazione ai soci quanto già diffuso a mezzo stampa, riguardo l’avvio di un percorso di valutazione sull’opportunità di una aggregazione con BCC Inzago. Il Presidente ha tenuto a precisare che, qualora il mandato esplorativo condotto di comune accordo tra le Banche, la Federazione Lombarda del Credito Cooperativo e la Banca d’Italia, dovesse dare esito positivo, la scelta di procedere all’aggregazione spetterà alle compagini sociali delle due banche, che sarebbero chiamate ad esprimersi in merito attraverso Assemblee straordinarie.

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