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Beach Boys

Creato il 05 luglio 2010 da Faith

Ci eravamo lasciati con la questione del ricatto sotterraneo:

<<Se non vieni in vacanza con me, noi non partiamo>>

rispetto al quale avevo già annunciato la mia posizione, che potremmo qui riassumere per i lettori disattenti con l'antico

SUCA!

Ma non vi avevo raccontato tutti i risvolti della faccenda.

Matre è stata male, è stata anche ricoverata, lei è convinta di avere un tumore alla testa, in realtà non ha nulla di tutto ciò, ha un angioma a livello della dura madre, quindi nemmeno nel cervello in senso stretto, e soprattutto è completamente asintomatico. Potevamo anche non scoprirlo mai nel corso della nostra esistenza.

Matre ha semplicemente avuto un devastante ritorno degli attacchi di panico. Il tutto probabilmente sorge circolarmente dai miei tentativi di svincolo nonostante resti per ora qui sotto il suo stesso tetto. Toglierle il potere della cucina deve essere stato un colpo fatale, seguito poi dal toglierle l'autorizzazione a presentarsi costantemente a tutti i miei controlli medici, come se fosse lei la paziente. L'ho tagliata fuori, si dirà. In verità ho solo messo un confine più rigido su cosa a 27 anni posso gestire per conto mio.

Di fronte al ricatto di mia madre, mio padre aveva oscenamente provato a triangolarmi, spingendomi ad accettare la richiesta, in quanto così anche lui, almeno avrebbe potuto farsi la vacanza. Tenere duro è stata pesante, fronteggiare i sensi di colpa, intendo. La trappola è che io sono chiaramente in debito con i miei genitori, che mi sostengono economicamente e logisticamente, ma questo non deve impedire a me di ascoltare i miei bisogno e a loro di fare la coppia e non i triangoli.

Non vi avevo raccontato tutta la storia che è uscita fuori però, mentre tenevo duro su tutto il ricatto.

Scopro CON ORRORE che i miei genitori da quando è morto il nonno (quindi due estati fa) pagano le vacanze a tutti i fratelli di mamma. Se uno pone la questione nei termini:

- i miei genitori sono quelli che economicamente stanno meglio in famiglia (un pensionato e una maestra elementare, quindi figuratevi come stanno messi gli altri)

- i miei genitori si offrono spontaneamente di sostenere di trascorrere qualche giorno insieme a tutta la famiglia perchè fa piacere

allora la faccenda non farebbe tanto orrore.

Ma la verità è che:

- i miei zii PRETENDONO che la vacanza gli venga pagata

- i miei zii PRETENDONO anche di fronte all'opposizione di mia madre che ha provato a usare anche con loro la giustificazione <<non voglio spostarmi perchè poi se non c'è un ospedale vicino e mi sento male?>>

Al che la cosa si è fatta veramente oscena, con queste telefonate dei miei zii che terminavano con mia madre in lacrime e io che sentivo la rabbia montare perchè, per quanto mi faccia incazzare il ritorno degli attacchi d'ansia di mia madre, che cerca di sfruttare tutti i vantaggi secondari, c'è sempre una persona che sta male e che ha paura. E tu, fratello/sorella, insisti impunemente, anche quando ti dice che ha paura. E questo solo perchè poi ti fa comodo che mio padre caccia i soldi.

Sono partita per la Spagna che mia madre sembrava aver detto definitivamente no alle avances di mia zia. Torno dall'intensivo che mia madre sta cercando i treni per scendere in Calabria.

Discuto la faccenda con mio padre mentre torno dall'Intensivo. Gli chiedo come mai non si oppone e semplicemente non propone un'alternativa che faccia felice anche lui, visto che è evidente che da giorni sta INTOSSICATO, letteralmente. Mi dice che mia madre è quella che fatica (e perchè, fino a 2 anni fa lui che ha fatto? si è grattato la panza o è stato in giro per tutt'italia, soprattutto d'estate???) e quindi lui non può avanzare pretese. Gli contesto la tesi e gli ribadisco che io non ci penso proprio ad andare in vacanza con loro.

Il mio scivolare via dalla triangolazione, rende più palese il fatto che mio padre accusa violentemente quanto si verificherà tra qualche giorno (o settimana, non si è capito ancora), quando scenderanno in calabria, il fatto che mia madre non calcola i bisogni altrui minimamente, il fatto che i suoi malanni tornano utili sono quando devono ricattare emotivamente qualcuno. E a questo punto, giudicando come si sono comportati i miei zii in questi giorni, posso ben comprendere da chi abbia imparato che le cose si fanno così

:zott:
 E così diventa anche più chiaro anche alcuni dei miei modi di fare contro cui mi tocca combattere tenacemente. Mi tengo già in tasca una fantastica frase, in cui spiegherò a mio padre che così facendo non solo fa del male a sè, ma dà un cattivo insegnamento a me.

Mio padre sta nero, in pratica parla solo con me e mi chiede insistentemente se mi va di giocare a tennis.

Non è bello. Non mi piace affatto...


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