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Bebé e mamme in forma: la ginnastica post parto con e per il bambino

Da Genitoriorganizzati

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Per il benessere del proprio bambino ogni mamma è disposta a fare di tutto, già dai primi mesi della gravidanza: controlli medici frequenti, corsi preparto, attività fisica costante e moderata, letture sul tema della puericoltura e su quello, altrettanto importante, della conservazione cellule staminali.
E dopo la nascita? L’ideale è continuare con le buone abitudini, mantenendo un’alimentazione sana e uno stile di vita attivo. Sembra difficile riuscirci con un neonato di cui prendersi cura; ma in realtà bastano poche accortezze e poche ore alla settimana da dedicare a noi stesse e al rapporto con il nostro bambino.

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L’idea è quella di coinvolgere il proprio bambino godendo della reciproca compagnia (e magari anche di quella del papà). Si tratterà ovviamente di una “ginnastica” dolce, vista sotto forma di gioco; un insieme di esercizi soft praticati da e con mamma e papà, come ad esempio semplici manipolazioni delicate, praticabili fin dai primi giorni di vita.

Il movimento aiuta infatti a stimolare la funzionalità cardiaca del neonato, il suo metabolismo e l’intero suo sviluppo psicofisico.
Senza considerare poi gli effetti benefici sulla coordinazione, sui riflessi e sul senso dell’equilibrio del bebè, oltre alle sue capacità relazionali.
Una scelta ideale per svolgere queste attività è rappresentata dalla piscina, praticabile già dall’età di sei mesi, anche se esistono corsi di acquaticità per neonati frequentabili da neonati dai tre mesi di vita in su.

Per il neonato l’acqua è da sempre un ambiente familiare, che lo riporterà ai mesi vissuti all’interno del grembo materno e gli permetterà di vivere un’esperienza tranquilla ed appagante. Anche per la mamma o per il papà che lo accompagneranno lungo questo percorso, dedicare pochi minuti al proprio bambino all’interno di un ambiente acquatico può essere altamente rilassante e aiutarli a combattere stress e preoccupazioni.

Con la crescita del bambino, si potrà poi decidere di passare ad un’attività fisica più intensa, sempre vissuta attraverso il gioco e il divertimento e sempre in compagnia dei genitori. Va ricordata ad esempio la psicomotricità, un metodo educativo innovativo che vuole accompagnare lo sviluppo psicofisico del bambino, con una ginnastica adatta ad ogni età, a partire dai 10-12 mesi di età in su.

Sottolineiamo infine, come ogni attività debba essere concordata con il pediatra, che dovrà dare il suo consenso su ogni esercizio; sarà così possibile avere la certezza di effettuare ogni nuova esperienza sotto la supervisione di un esperto, potendo contare su una guida pronta ad indirizzare i genitori e ad insegnare loro a gestire il bambino senza ansie e paure.

A cura di: Ufficio Stampa Sorgente


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