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Bed Time (2011)

Creato il 09 settembre 2013 da Narratore @Narratore74

bed_time_locTitolo originale: Mientras Duermes
Durata: 102 minuti
Genere: Thriller
Nazionalità: Spagna
Regista: Jaume Balaguerò
Anno: 2011
Attori principali: Luis Tosar, Marta Etura, Alberto San Juan, Petra Martinez, Iris Almeda

Trama
Cesar fa il portinaio. Un uomo qualunque, con un lavoro mediocre e una vita fin troppo piatta e solitaria.
Infelice, incapace di provare sensazioni piacevoli, concentra tutte le sue energie nel tentativo di rovinare le felicità altrui. Fra tutti gli inquilini c’è però Clara, ragazza solare e vivace, che ossessiona Cesar spingendolo al limite della sua violenza.
Ogni notte si nasconde sotto al suo letto, la narcotizza e la stupra, arrivando anche a adulterare i suoi cosmetici e a invaderle la casa con centinaia di scarafaggi.
Fino dove arriverà la sua follia?
Quanto ci vorrà per spezzare il sorriso di Clara?

Impressioni
Vidi questo film al cinema, senza sapere nulla in merito alla trama. Mi bastò sapere che era diretto da Balaguerò, nome che rispetto e che stimo, per spingermi nella sala, curioso di vedere cosa ne sarebbe venuto fuori.
E mai film fu più disturbante.

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Perché Balaguero è così, non ci si scappa. O lo ami o lo odi (e non immagino come si possa odiarlo). Partendo da Fragile, primo film suo che ho avuto modo di vedere in sala, fino a Rec, è difficile rimanere impassibili davanti alla schiettezza con cui ci mostra i peggio orrori, e con Bed Time firma, a mio parere, il suo miglior lavoro fino ad oggi.
Una discesa razionale verso la follia più totale, senza un grido, senza uno dei classici salti dalla sedia.
Gli orrori di cui ci parla sono reali, nessun mostro di fantasia, se non quello impersonato da Cesar, nessun luogo infestato o fantasma a farci compagnia. Solo l’infelicità, quella più pura e dolorosa, che spinge a volerla estirpare dal mondo intero.

Sapete, sono un adoratore delle storie pesanti, quelle che fanno riflettere e lasciano l’amaro in bocca. Lo sono da sempre, e lo si vede spesso in quello che scrivo, e in questo film sono stati soddisfatti tutti i presupposti per farlo diventare un mio personalissimo capolavoro. Pochi altri ci sono riusciti e per questo non ringrazierò mai abbastanza Balaguerò.

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E mentre si osserva, inermi, alla discesa di Clara verso la disperazione, una fottuta follia fatta di cosmetici adulterati, invasioni di scarafaggi e la consapevolezza che c’è qualcosa di estraneo nella sua vita, ci chiediamo quale sia il limite di Cesar, pur sapendo che di limiti, lui, non ne ha.
E se non avessimo potuto capirlo prima, è il finale che ce lo sbatte nella faccia con tanta di quella cattiveria da stringerci lo stomaco, da ribollire il sangue e sentirsi struggere come il pianto disperato di Clara, che chiude la pellicola.

Ma non è solo Clara a subire la forza distruttrice di Cesar. Tutti gli inquilini, chi più chi meno, vengono toccati dalla sua follia, dal suo lento e inesorabile rosicchiare la felicità un pezzettino alla volta. Come un topo col formaggio…

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Ed è questa forse la forza maggiore di Bed Time: Cesar vince, con tutte le sue ossessioni, il suo cercare l’infelicità altrui senza alcun rimorso (la parte in cui racconta le atrocità che commette ad una madre indifesa è fottuto mattone nella faccia). Vince e lo fa con il sorriso sulle labbra, e la promessa di aver finalmente capito.

E poi, buio…


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