Il film Bel Ami – Storia di un seduttore, chiariamolo subito, è un grande, sfarzoso buco nell’acqua, di sicuro non minimamente degno di rivaleggiare con l’omonimo romanzo realista di Maupassant. Benché vada sottolineata la difficoltà con cui tanti registi in passato si siano confrontati nel tentativo di dar voce al realismo ottocentesco, non è questo il vero problema che rende il film, diretto a due mani da Declan Donnellan e Nick Ormerod, un dimenticabile insuccesso. La storia, salvo libere e minute riletture, si snoda intorno al racconto della lunga ascesa sociale dello squattrinato ex-militare George Duroy, che riesce, grazie all’aiuto del ritrovato compagno d’armi Forestier, a diventare reporter. Successivamente scoprirà la seduzione, come mezzo di conquista delle affascinanti nobildonne parigine e come utile strumento per accelerare l’arrampicata economica. La sceneggiatura depenna i riferimenti allo sconquasso politico, alla decadenza amministrativa, ma soprattutto non dà modo di differenziare nettamente il mondo degli uomini (stupidi e pragmatici) e quello delle donne (che muovevano la politica dal basso, immettendosi anonimamente nella scena) come lo immaginava Maupassant. Il film punta su un protagonista (interpretato dalla monoespressività di Robert Pattinson) scialbo, senz’anima, troppo piatto per essere elevato a vero eroe (o antieroe qualsivoglia), perfino ossessionato a livelli maniacali dal sesso. Il trio Thurman-Ricci-Thomas, attrici che danno anima alle tre donne che riscaldano a rotazione il letto di Duroy, è l’unico elemento che riesce a risplendere, sfaccettando tre diversi modi di concepire l’amore e il sesso, sebbene si dia l’impressione di una società nobiliare di ninfomani e burattini, a cui basta un tocco per cedere al tradimento. Dimentichiamoci la profondità della letteratura francese di fine ottocento, le riflessioni sul binomio vita e morte, sull’amore, sui dorati sogni bovariani di gloria e di vita coniugale: il Bel Ami in salsa inglese non è altro che una storia soap di basso livello, una perversa agonia, lenta e sofferente.
Marcello Cuomo
TITOLO : Bel Ami – Storia di un seduttore
REGIA: Declan Donnellan, Nick Ormerod
ANNO: 2012
SOGGETTO: Bel Ami di Guy de Maupassant
SCENEGGIATURA: Rachel Bennette