Belen annuncia la separazione da Stefano de Martino con un comunicato del suo avvocato. Ma è solo l’addio ufficiale dopo un lungo addio di fatto
E’ addio ufficiale tra Belen Rodriguez e Stefano De Martino, sposati da soli due anni e la notizia l’ha data direttamente l’avvocato della bella argentina, aggiungendo che, naturalmente, “resteranno immutati la stima e l’affetto reciproci e la comune volontà di mantenere un rapporto sereno, anche nell’interesse del figlio” (Santiago, 2 anni). Una separazione che ha stupito i fan, visto che i due sembravano aver superato a suon di vacanze di lusso e baci bollenti il momento peggiore.
Però, a dirla tutta, le voci sulla separazione non si sono mai fermate. Dagospia ripete che “tra i due, già da almeno un annetto buono, i rapporti erano solo strumentali al rigonfiamento dei rispettivi conti correnti”. Ed è sempre Dagospia a dire che la coppia era rimasta insieme per comodo, essendo “una inesauribile fonte di fatture e bonifici, tra campagne pubblicitarie, ospitate e set fotografici“.
Un annetto fa Chi aveva documentato il trasloco di Stefano dalla casa in cui viveva con Belen e Santiago in uno degli hotel più lussuosi di Milano, il Bulgari. Bélen però era andata spesso a trovarlo, mostrando attraverso scatti molto intimi su Instagram come stesse provando a riconquistarlo: nelle immagini compariva Belén da sola in un letto disfatto e poi c’era Stefano in piedi avvolto solo in un asciugamano.
Ma ecco che solo pochi giorni prima di Natale arriva l’annuncio della rottura, forse, dice qualcuno, anche per puntare l’attenzione sullo show che Belen condurrà a fine gennaio e che vedrà il marito come giudice e ballerino. D’altra parte, dicono, i rispettivi genitori hanno smesso di parlarsi da molto.
Ma la verità la disse Belen in tempi non sospetti: “io ho bisogno sempre del guizzo”. Si vede che lui, il guizzo, non glielo dava più. O si vede che lui ha messo da parte abbastanza soldi per potersi permettere di smettere di essere il Signor Rodriguez. Oppure si sono guardati una mattina e non semplicemente non si sono riconosciuti a causa dei troppi interventi di chirurgia estetica reciproci.