ben detto e ben fatto

Nello scavo è venuto fuori un grande tomo. Pesante. Accurata documentazione e squarcio nella nera coscienza. È una opera d'arte rivestita con i colori nazionali e quelli locali, dalla quale trarre nutrimento, ispirazione e motivazioni, le cui parole render vive e celebrare sempre. Dalle memorie, in esso contenute, noi attingiamo forza e passione e in virtù del nostro spirito esso rimane in vita. Quanto tempo rimane? Già impallidisce il sentimento d'appartenenza e si allontana l'ideale di libertà, concetti sotto i quali son state apposte, col sangue, le firme di tanti valorosi uomini, di tante cittadine coraggiose. Apro e mi si spalanca un vasto scorcio su vicende e vita di indomabili patrioti. La teoria si fa pensiero, il concetto si tramuta in gesto, l'azione è fervore e rivoluzione e consapevolezza. Carlo Rosselli: la nostra patria non si misura a frontiere e cannoni, ma coincide col nostro mondo morale e con la patria di tutti gli uomini liberi. Simboli nei quali riconoscersi con la naturale alternanza di passioni e delusioni altrettanto roventi. Non è il paese che sognavo… la mia delusione ch'è quella di altri, in mezzo a tanti in lotta per raggiungere e occupare l'ambita poltrona. In mezzo a tanta degenerazione e decadenza dei partiti, allo svilimento degli ideali, quale ricordo, quanta viltà, che disincanto? Nel 1961 Pasolini: la mia nazione è ritornata al punto di partenza, nel ricorso dell'empietà, è morta un'epoca della nostra esistenza, che in un mondo destinato a umiliare fu luce morale e resistenza. Non è chiara la storia. Non è sempre luminosa… Eppure prestiamo attenzione, a che il futuro non si chiuda, a che si vigili con rigore intellettuale, a che ci si assuma ognuno la responsabilità di aprire mente e frontiere e si possa ritornare a sognare nuovo il paese.Non possiamo distaccarci dal bene e dal male della nostra Patria, né dalle sue vittorie né dalle sue sconfitte - Scritti e discorsi politici, Benedetto Croce.http://iofuoridalcoro.blogspot.com/feeds/posts/default?alt=rss