Denaro invisibile che deve viaggiare senza essere intercettato, questo l’argomento trattato dal sostituto di Lamberto Sposini, Marco Liorni nella trasmissione pomeridiana : La vita in diretta su Rai1. Con gli esperti presenti in studio, si parla di evasione fiscale partendo dalla situazione delle case affittate in nero.
L’estate degli italiani sarà all’insegna dei soldi in bocca. L’economia del nostro paese vive sul mercato nero.
Chi offre un regolare contratto, da stipulare se l’affitto è di almeno 30 giorni, o rilascia la ricevuta fiscale rappresenta non più del 20 per cento, quasi un’eccezione a fronte dell’80 per cento che dice chiaramente di volere contanti, di accontentarsi di una stretta di mano o di temere l’intervento della Guardia di finanza. Un’economia sommersa che prolifera proprio mentre arriva un’altra stangata sugli onesti. È offensivo per i tanti contribuenti onesti. Bisogna diffondere la cultura che considera gli evasori al pari dei ladri perché l’evasione è truffa ai danni dello Stato ovvero, di tutti noi cittadini. Nel nostro paese la frode fiscale sta diventando una vera e propria piaga sociale, che sta aumentando con il passare degli anni. Per contrastare questa frode non basta che i proprietari facciano due conti con la loro coscienza, ma occorre che ognuno di noi pretenda un contratto registrato regolarmente.In Italia alcuni continuano a evadere le tasse, creando un danno economico e sociale di vaste dimensioni, non curanti delle conseguenze della loro azione e, in alcuni casi, anche orgogliosi di prendersi gioco dello Stato. L’evasione è uno dei numeri uno, del nostro paese.
Oltre all’affitto in nero esiste anche un’economia sommersa legata alla criminalità, agli scontrini non battuti, alla corruzione delle pubbliche amministrazioni e, a tante altre furberie, che contribuiscono a questa Italia che arranca, dibattuta nell’economia internazionale che oscilla, e dove risulta faticoso trovare una via d’uscita. Del resto fa sempre comodo tenersi in tasca qualche euro in più senza farlo sapere allo Stato. Che sia un danno per l’intera comunità e un reato punibile dalla legge poco importa; si va avanti così da anni, sperando che la Fiamma gialla non bussi mai alla porta.Va bene allora chiedere un maggiore impegno alle parti politiche affinché si mettano in campo iniziative concrete per la ripresa economica e sociale del paese. Ma è giusto anche chiedere agli italiani di cambiare atteggiamento e abbandonare i consueti vizi: l’evasione fiscale è un reato, non è accettabile in un paese democratico, non è un vanto ma una vergogna.
L’Italia ha degli obiettivi da raggiungere nei prossimi anni, con molti debiti da saldare e garanzie da dare ai cittadini. Agli stessi cittadini, però, si chiede l’impegno di diventare cittadini civili, responsabili delle loro azioni. È un principio di civiltà che va inculcato. Tutti i flussi finanziari devono essere tracciati e controllabili. Dobbiamo smettere di considerare furbo chi evade le tasse e sciocco chi le paga, perché quell’Italia furba e egoista fa pagare un prezzo amaro ai contribuenti onesti.
L’evasione fiscale serve solo ad accumulare ricchezza per il proprio comodo e francamente non mi sembra etico nei confronti di coloro che sono costretti a versare “lacrime e sangue” nel tentativo di risolvere la difficile situazione in cui tutti viviamo.