Una domenica mattina d'autunno, con il cielo grigio e la fiera in città. Mi sveglio con calma, Albi è già sotto che guarda il Gran Premio; Leo ha dormito dai nonni in occasione della festa aziendale di ieri sera. Mi vesto casual, niente trucco, una pettinata veloce giusto per andare a fare colazione alla Taverna Tarnuzzer. Alle 10 del mattino piazza Cavour è deserta: la gente si è raccolta su viale Garibaldi, dove le bancarelle del mercato autunnale si sono sistemate con la loro merce. Tra le solite montagne di calze, tute e pigiami a buon prezzo, ci sono piccoli produttori di formaggi biellesi, salumi del Canavese, le caldarroste e i funghi piemontesi. Compriamo 2 o 3 porcini per il pranzo della domenica, per farci un sughetto da abbinare agli scialatielli comprati la scorsa settimana alla bottega Bentornati al sud, una nuova attività aperta in corso Prestinari 113 a Vercelli.
All'ingresso un cartello riporta i produttori a filiera corta selezionati dal signor Vincenzo:
Rosario, produttore del Percorino La Tranquilla, pastore delle sue pecore sul Monte Poro e casaro nel suo annesso caseificio, il quale senza intermediazioni spedisce il suo formaggio; Franco e i suoi fratelli (Fratelli Mesiano), che con la legna dei loro uliveti e aranceti cuociono il pane che arriva a noi senza intermediazioni; Achille, produttore della ricotta, del burro, dei butirri e delle mozzarelle fresche, che ricava dal buon latte delle Valli del Pollino (Fratelli Starace); Franco Simone, direttore del marchio Nero di Calabria, che con i suoi maiali allevati allo stato brado ha creduto in noi e ci spedisce ottime salsicce, soppressate e capocollo; Giusy, proprietaria degli uliveti e del frantoio Grillo, dove spreme a freddo e senza additivi le sue olive; Vito ed Elisa, maestri panificatori nella città del pane, Cerchiara, che ci forniscono le buone friselle cosentine.
Ho assaggiato la ricotta, semplicemente divina e con un sapore irriconoscibile rispetto a quella della grande distribuzione, e un dolce formaggio stagionato preparato con latte di bufala. Ci sono poi, oltre ai salumi e ai formaggi, la pasta fresca, l'olio extravergine di olia, i sughi in vasetto della tradizione calabrese, e ancora una piccola scelta di vino, tra cui il noto passito di Pantelleria. Il tutto proviene direttamente da piccoli produttori artigianali conosciuti personalmente dal signor Vincenzo, nel rispetto del principio di filiera corta a chilometri zero.
E così in questa domenica d'autunno, ho abbinato gli scialatielli cosentini ai funghi piemontesi.
Scialatielli ai funghi porcini
Ingredienti per 3 persone:
Preparazione
Fate soffriggere l'aglio in un wok antiaderente con dell'olio extravergine di oliva. Pulite in funghi, separando il gambo dalla cappella. Con un coltello eliminare la terra "sbucciando" sottilmente il gambo, sciacquatelo velocemente sotto l'acqua corrente. Con uno spazzolino (o in alternativa con della carta assorbente piuttosto ruvida) eliminate la terra dalla cappella e sciacquatela sotto l'acqua, avendo cura di asciugarla ad operazione terminata. Su un tagliere affettate i funghi e aggiungeteli in padella.
Sfumate con il vino bianco e fate cuocere per una decina di minuti a fuoco vivo. Aggiungete sale e pepe (una manciata di prezzemolo tritato se vi piace.
Nel frattempo lessate gli scialatielli in acqua salata per 5 minuti (o comunque in base al livello di cottura a voi gradito), scolateli e fateli saltare nel wok insieme ai funghi.
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Bentornati al Sud - Prodotti tipici calabresi e non solo
C.so Prestinari 113
13100 vercelli
Tel. 333 791 2271
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