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Bentornato sulla Terra, Luca

Creato il 11 novembre 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online
L'editoriale di Silvio Carnassale sul ritorno di Luca Parmitano sulla Terra.

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Come dev’essere bella la Terra vista da lassù. Confesso che il vederla dallo spazio è sempre stato il mio sogno. Non credo comunque di essere l’unico e l’attenzione riservata a ogni messaggio che Luca Parmitano ci lanciava dallo spazio, fosse un pensiero, un’attività a bordo della ISS o una splendida foto, ha ampiamente dimostrato di quanto sia il sogno e il pensiero di molti.

Certo non dev’essere facile lassù, pur con anni di addestramento e il miglior ambiente possibile a disposizione con il progresso tecnologico. Siamo ancora lontani da quello che la fantascienza vorrebbe che diventassimo e siamo ancora lontani da quella che si può definire propriamente l’esplorazione spaziale.

Eppure a volte l’esplorazione spaziale può condensarsi in ore e ore di lavoro su qualche apparecchio esterno alla stazione, consapevoli di essere la prima persona del nostro piccolo ma grande Paese a farlo, consapevoli della responsabilità, del peso che esso comporta. In un momento di fragili certezze per noi tutti e ancora di più per il nostro sciagurato Paese, vedere Luca volteggiare nello spazio ci ha alleggerito per un attimo dalle preoccupazioni. Ci ha dimostrato che quando una persona, o una nazione intera, un popolo, vogliono una cosa, la possono ottenere. A dispetto di tutte le difficoltà e di tutti gli ostacoli sul cammino.

Come dev’essere bella la Terra vista da lassù. Un enorme globo azzurro, visto da un’altezza che non consente di vedere le miserie, le guerre, la disperazione, i contrasti, l’inquinamento, le violenze, le incomprensioni, gli squilibri tra ricchi e poveri. Da quell’altezza l’industrializzazione massiccia di certi paesi si condensa in tante piccole lucine che risplendono nella notte e che sembrano veramente poca cosa rispetto all’estensione dei continenti, o degli oceani, o all’immenso vuoto dello spazio. Quello spazio che è un po’ dentro tutti noi, quando guardiamo il cielo. Non credo lo facciamo solo per vedere il tempo: lo facciamo perché desideriamo vedere quello che sta più in là, oltre la distanza immaginabile, quello che solo strumenti elettronici o pochi privilegiati là in alto hanno potuto vedere, in un assaggio.

A volte la felicità può essere condensata davvero in poche parole rimbalzanti da una parte all’altra del nostro Paese e non solo, grazie alla rete; a volte può essere condensata in qualche mirabile scatto che dimostra come, anche da così lontano, il cuore di un italiano batta sempre per il suo bel Paese. A volte la felicità è anche un semplice sorriso e un braccio alzato in segno di vittoria. Bentornato sulla Terra, Luca.


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