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Benvenuti nel magnifico mondo della Televisione Italiana

Creato il 17 settembre 2015 da Postik @postikitalia

Chi siete? Da dove venite? Che cosa ci fate guardare? Queste sono le domande che dovremmo fare (e farci) tutte le volte che guardiamo la televisione.

Passi la telenovela sudamericana che ci riporta ad un eterno, romantico e straziante “si stava meglio quando si stava peggio”, in fondo è intrattenimento; così come dovrebbero essere d’ intrattenimento i quiz serali, dove una scuderia di presentatori saturi d’ acume andato a male, che aspettano la conferma dalla regia anche quando guardano la loro carta di identità, fanno domande difficilissime a concorrenti sveglissimi che hanno un minuto di tempo per indovinare di che colore era il cavallo bianco di Napoleone.

“Lo so è difficile, la regia conferma il grado di difficoltà, anche io senza suggerimenti non ci sarei arrivato, ma metti insieme questa parola e ascolta bene la domanda: io mi chiamo madeu? Hai tre puntate di tempo perché sei gnocca e fai Share!

Passi anche la rubrica medica che prevede sempre un pruriginoso siparietto con una modella in costume  stesa su un lettino … anche se si parla dell’alluce valgo. La giovane malcapitata, “assunta a contatto” viene sapientemente tastata da un luminare specialista in Mano Morta, insigne docente all’Università di Punta Raisi, circondata da quattro perniciosi presentatori dallo sbavo a dirotto.

Chi non ricorda una famosa puntata di Porta a Porta dove un Vespa improvvisamente rianimato da un sussulto di testosterone  cercava di sintonizzare il decoder di casa smanettando le tette di una povera disgraziata?

Non lo vedevamo tanto ingrifato dal baciamano a Berlusconi.

Dunque glissiamo, passiamo oltre e andiamo alla ricerca del “servizio”, sì … il servizio! Dov’è?

Il servizio c’è, oh sì che c’è! Ed è sempre al solito posto … in fondo a destra.

Ogni mattina ci svegliamo, prendiamo il telecomando in mano e cerchiamo qualcosa di interessante. Di pubblicità tanta: panettieri sciroccati che parlano con galline che li guardano con sdegnosa indifferenza, giovani coinquilini promiscui che fanno a gara per pulire il cesso, casalinghe che riempiono la lavastoviglie in lingerie, ma solo d’estate, d’inverno in abito da sera … perché la salute è importante; insomma, la fedele rappresentazione del nostro quotidiano.

Ma alla fine arriva lui, il nostro agognato programma fiume dedicato al Servizio che sicuramente ci dirà qualcosa di importante e ci informerà. La promessa sarebbe tosto mantenuta se fossimo un popolo di lobotomizzati – eventualità che non va del tutto scartata -, ma dobbiamo tristemente rassegnarci all’indecenza.

Ecco il palinsesto: due servizi sui molteplici usi del peperoncino, i consigli dello chef su come bollire l’acqua, uno speciale sulla terza edizione della sagra dell’intimo masticabile di Chiavari e ben due truculente ore di cronaca nera. Sempre gli stessi ospiti: avvocati e criminologi sospettosamente iscritti agli albi di Mumbai, opinionisti raccattati alla bisogna mentre facevano colazione al bar degli studi televisivi, direttore di nota rivista scandalista  dall’eterno e  plastificato sguardo assente, una di quelle persone che guadagna con le foto a mare delle chiappe dei vip, un personaggio la cui sola ed eroica missione giornalistica consiste nel ricordarci che un mix letale di demenza, reality, silicone e Maria de Filippi può distruggere un’intera nazione.  

E infine loro, le vere vittime … gli inviati speciali! Anime in pena che per quattro soldi senza rimborsi spese (mica sono deputati?) fanno la posta sotto la casa delle vittime o dei presunti carnefici (a seconda del caso) dalle quattro del mattino.

Il loro lavoro è triste, più che triste, sempre buio e freddo. Fateci caso, anche se il collegamento lo fannoil 16 agosto sembra sempre il 12 novembre, c’è sempre bruma, la nebbia è onnipresente e sullo sfondo … una landa desolata!

Il loro fegato poi è costantemente pieno come una zampogna, la bile è a mille perché devo essere pronti, sì … preparati a ricevere una valanga di vaffanculo e minacce da parenti, amici e intimi dei protagonisti del caso di cronaca nera .  Questi poveri inviati speciali venderebbero la madre per stare in studio al posto dei pirla dietro al computer che tra un porno e l’altro cercano i nomi di tutti i figli di Brad Pitt e Angelina Jolie.

I veri sciacalli stanno in studio e questi poveracci stanno in mezzo a una strada a intervistare i soliti passanti che diranno sempre la stessa cosa: “Non li conoscevo bene, ma chi lo avrebbe mai immaginato? Salutavano sempre, sembrava una famiglia come tutte le altre!”

Lo sconforto tracima in disperazione e allora riponi tutte le tue speranze nel caro e vecchio telegiornale. Dieci minuti di delirio di cui sei dedicati allo sport e tre al delizioso video di un gattino che passa il sapone a un orsetto lavatore. Del minuto avanzato non sappiamo che dire … le troppe lacrime impedivano la vista!

Franco Giordano e Gianpaolo D’Elia

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Vignetta di Pietro Vanessi PV


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