Creatività, recupero e tanta fantasia; queste le parole migliori per descrivere le opere di Metaborg. Forchette, cucchiai, pietre e lampadine prendono nuova vita nelle mani di questo duo milenase davvero originale. Da qualche settimana strane creature sono entrate nel mondo di ulaola e non sono di certo passate inosservate agli occhi dei nostri amici che ci hanno chiesto di saperne di più su questo strano mondo. Gianni ci ha aperto le porte del laboratorio e ci ha raccontato un po’ del loro progetto.
Chi è metaborg?
Metaborg è una sorta di alter ego nato dalla fusione creativa di due vecchi amici (Gianni Zara e Luca Motta appunto) Non esiste un manifesto guida, l’unico intento nel creare è cercare di realizzare arte diretta, immediata ed accessibile.
Metaborg è grafica, video installazioni e performance live ma soprattutto sculture quasi interamente realizzate con materiali di scarto recuperati e plasmati rendendogli una nuova identità e significato.
Com’è nato il progetto metaborg?
Metaborg non è nato come un progetto vero e proprio, lo è diventato gradualmente. Dai tempi in cui eravamo vicini di banco a scuola, io e Luca, ci confrontavamo sulle sperimentazioni artistiche che, in quel periodo erano assolutamente indipendenti e differenti tra loro. Io ero più per la parte grafica, Luca stava sperimentando la scultura quindi è stato il primo a imparato a saldare e, scambiandoci alcuni consigli, ci siamo accorti di riuscire a dare un apporto differente ma comunque costruttivo e il risultato non era più da considerarsi di uno solo di noi ma nostro.
Che materiali usate e doverli li trovate?
Il materiale principalmente utilizzato è indubbiamente il metallo e lo recuperiamo dalle discariche, dai meccanici, svuotando cantine, talvolta tramite persone che, sapendo quello che facciamo, prima di buttare qualcosa passano da noi.
Come mai proprio gli insetti!?
Il tema principale di tutto quello che facciamo è la vita o meglio il ridare vita, l’insetto esprime bene il concetto di materiale inanimato che assume i connotati di una forma vivente esistente in natura.
Le creature sono figlie di entrambi o ognuno crea le sue?
Le creature sono quasi sempre da considerarsi figlie di entrambi, Luca è più sulle forme naturali, io più su quelle robotiche, ma questo riguarda solo lo sviluppo dell’idea iniziale, per i successivi perfezionamenti si ritorna a lavorare a 4 mani.
Come percepite la distribuzione online? Perché avete deciso di investirci?
La distribuzione online per noi è un’esperienza nuova. Fino ad oggi abbiamo spaziato molto nelle nostre creazioni ed è difficile trovare un canale unico per tutto quello che abbiamo creato perchè si passa dal ciondolo, al tavolino, al robot semovibile alto 2 metri. Per le creazioni di piccola e media dimensione ulaola è una buona vetrina, oltre a essere una realtà interessante perchè da spazio alla creatività oltre che alla semplice vendita.