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Beppe Grillo ancora contro Berlusconi e la richiesta della “grazia” denominata “agibilità politica”

Creato il 07 agosto 2013 da Giuseino @seriesmag

 

berlusconi santo subito  Beppe Grillo ancora contro Berlusconi e la richiesta della grazia denominata agibilità politica

Mentre il governo Letta si è apprestato a rinviare a settembre l’ennesimo fondamentale provvedimento ovvero il finanziamento pubblico ai partiti dopo averlo annunciato a più riprese, Beppe Grillo ancora una volta attacca a suo modo Berlusconi e i suoi “scagnozzi” di partito che hanno “strisciato” letteralmente alla mercè di Napolitano chiedendo la “grazia” per il loro “povero” beniamino, una grazia che nel loro gergo si chiama “agibilità politica”, ovviamente da cittadino trovo tutto questo davvero ridicolo, scontato e senza alcun senso e fondamento. Ecco cosa scrive Grillo sul suo blog:

Un mostro si aggira per l’Italia: l’agibilità politica. L’hanno chiesta a Napolitano, rientrato in fretta dalle vacanze in Alto Adige, i plenipotenziari del Pdl Brunetta e Schifani per il loro Signore di Arcore. Un affresco estivo, nella calura romana, degno di Italo Calvino: il Visconte Dimezzato, Brunetta, il Barone Rampante, Schifani, e il Cavaliere Inesistente, Berlusconi, tutti in ginocchio, tranne Brunetta, ad implorare la grazia. Questa parola, grazia, però non si può usare. Se venisse accordata così sui due piedi la grazia a Berlusconi come a un qualunque ergastolano pentito dopo 30 anni di galera si sospetterebbe qualcosa. Il Presidente della Repubblica perderebbe la reputazione e rischierebbe l’impeachment. La grazia va quindi ingentilita, resa praticabile e incomprensibile. Agibilità politica è la giusta riformulazione per dire la stessa cosa per non farlo sapere in giro. Una volta ripulita e sdoganata la grazia si può concedere in caso di estrema necessità per salvare il Paese insieme al pregiudicato. E’ un nuovo corso politico/sociale/giudiziario che potrebbe essere esteso a diverse categorie, l’agibilità edilizia per Ligresti, l’agibilità economica per Tanzi, l’agibilità mafiosa per Provenzano. La condanna resta, ma con il beneficio dell’agibilità. Si può continuare la propria vita senza le spiacevoli conseguenze derivate dal carcere e dall’interdizione alle cariche pubbliche. La grazia trasformata in un condono edilizio di un politico abusivo. Berlusconi vuole diventare un condannato agibile. Sarà accolta la sua richiesta? La domanda dell’estate. Il giocatore di poker accetterà di essere segregato in una villa per il resto dei suoi anni con le visite pastorali di Cicchitto e Gasparri autorizzate dai giudici? Una pena disumana (Cicchitto e Gasparri, non i domiciliari). Farà saltare il banco per condurre da uomo politicamente agibile nuove elezioni prima dell’arresto che è previsto per ottobre? Berlusconi è stato politicamente agibile per vent’anni grazie al pdmenoelle che ne ha permesso l’elezione in Parlamento e i numerosi conflitti di interesse. Perché ora non può più esserlo? Dal suo punto di vista questa domanda è lecita. Perché solo lui fuori dal parlamento e non tutti coloro che gli hanno permesso l’impunità? Se non gli sarà data l’agibilità politica, prima diventerà martire e poi santo. San Berlusconi. Il Santo protettore degli Evasori Fiscali.


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