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Beppe Grillo, la Casaleggio e il Movimento 5 Stelle

Creato il 18 giugno 2011 da Tuttoapost

Sono stato uno dei fondatori del Meetup di Beppe Grillo di Siena e per un paio di anni ne sono stato un membro molto attivo facendo  cose interessanti: i due Vday e la tappa senese di “reset” tanto per fare qualche esempio.  Poi, dopo il secondo Vday, un po’ alla volta mi sono disamorato del progetto: le uscite stravaganti di Beppe sul suo blog; il dare sempre addosso a tutti a prescindere da quello che questi dicevano e facevano; la consapevolezza che per cambiare le cose non è sufficiente gridare e protestare; la certezza (in quanto membro del MU) di essere manipolato dall’alto e infine il ruolo sempre più incombente della Casaleggio nella vita dei meetup, mi hanno fatto allontanare dal movimento a favore del partito di Antonio Di Pietro.

Tematiche e battaglie simili ma affrontare in un contesto di ruoli ben definito e in un organismo strutturato dove si sa chi decide cosa e perché.  Poi per carità, in IDV (come in tutti i partiti) molte cose sono da migliorare e ci si prova anche a farlo ma, come dicevo, in un luogo dove ci sono delle regole, chiunque con gli strumenti previsti dallo statuto è messo anche in condizione di potersi esprimere in merito alle questioni che ritiene più importanti. Insomma: se conosci il contesto, poi sai anche come muoverti. E perciò quando ho letto l’intervista di Alessandro Gilioli a Serenetta Monti ho visto il film che all’epoca avevo immaginato che fosse. Tante le similitudini tra le mie perplessità e quelli di Serenetta. Chi è Serenetta Monti? “Serenetta Monti, per chi ha seguito un po’ l’evoluzione del movimento fondato da Beppe Grillo, non è una qualsiasi. E’ stata attiva nei meet-up a Roma fin dall’inizio, lavorando e distinguendosi fino a diventare la candidata sindaco della capitale, scelta attraverso le primarie, nel 2008. Nelle urne ha poi preso 44 mila e passa voti, pari al 2,7 per cento, superando vecchi lupi della politica come il centrista Mario Baccini e sfiorando l’ingresso in consiglio comunale”.

Questo uno stralcio dell’intervista:

Ma a parte le questioni locali, ci sono altri motivi per cui ti sei allontanata?

«Io penso che la presenza di Grillo sul movimento sia troppo vincolante. E lo dimostra il fatto che non ci sia un sito vero del Movimento 5 Stelle, tutto passa attraverso il blog di Beppe e soprattutto la Casaleggio, che è la struttura fisica sia del blog sia del Movimento. E’ Casaleggio, ad esempio che per le amministrative ha organizzato i tour di Grillo nelle varie città, con tutto il rispetto per i ragazzi che si sono sbattuti localmente».

Quindi?
«Quella di Grillo e della Casaleggio – che fa il suo blog – è una presenza troppo ingombrante. La famosa frase su Pisapia-Pisapippa ne è un esempio. Ha disorientato tutti, è una di quelle leggerezze che non ci si possono permettere».

e ancora:

Ad esempio, quando si mette a litigare con altre voci della coscienza civile e dell’opposizione italiana, da Saviano a De Magistris, fino a Sonia Alfano?
«Sì, l’isolamento in cui si è rinchiuso Grillo è un’altra questione calda. Ed è un limite enorme il fatto che lui non scenda mai al confronto con nessuno, specie con il resto della politica».

Ma quando dici che molte decisioni vengono prese ‘dall’alto’ esattamente cosa intendi? Grillo fa tutto da solo o ha un ‘inner circle’ di collaboratori con cui prende le decisioni?
«Attorno a lui c’è solo lo staff della Casaleggio. Anche noi candidati sindaci alla fine dovevamo rapportarci o direttamente con lui o con loro. E non sono mancati gli attriti».

Leggi il resto dell’intervista


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