Bere caffè aiuta le donne non più giovani a proteggersi dal cancro al seno. Tuttavia, gli effetti della bevanda non sono uniformi e totalmente definiti.
Questo (in parole povere) il riassunto di una ricerca del Karolinska Institutet (Stoccolma), diretto dalla dottoressa Jigmei Li e prossimamente pubblicata da “Cancer Prevention Research”.
La ricerca si è fondata sull’osservazione di 5000 donne (età over 50), con particolare spazio a salute ed abitudini alimentari. Per aver poi dati più chiari, gli esperti hanno diviso il campione in due gruppi: donne affette da tumore al seno. Si è così palesato come le consumatrici di caffè avessero un’incidenza di tumore inferiori a quelle che bevevano altro: quelle che bevevano 5 tazze al giorno vedevano la probabilità di malattia calare del 20%.
Per correttezza, gli esperti hanno ripulito il valore da eventuali fattori di disturbo: stili di vita, come l’età della menopausa, l’esercizio fisico, il peso, lo status socioeconomico, e familiarità per lo stesso tumore. Tale operazione di pulizia ha evidenziato come l’effetto scudo del caffè fosse valido solo per il rischio di tumore negativo al recettore per gli estrogeni (un sottotipo che non risponde al trattamento per ridurre la produzione di estrogeni, denominato anche ER-negatvo).
Per spiegare le differenze, la squadra svedese ricorda come, nonostante un gran numero d’indagini, non esista un verdetto definitivo sugli effetti (benefici o meno) del caffè. Perciò, concludono gli esperti, è possibile che la bevanda agisca o meno in base ai composti e della preparazione scelta.
FONTE: “Coffee consumption modifies risk of breast cancer”, Karolinska Institutet 11/05/011 (tuttofood)