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Berlusconi attacca anche Napolitano. La par condicio non è uguale per tutti

Creato il 11 maggio 2011 da Stud
Berlusconi attacca anche Napolitano. La par condicio non è uguale per tuttiMeno poteri al Capo dello Stato e piu' al premier e al governo. Il 'cuore' della nuova 'riforma epocale' Berlusconi la spiega a Crotone in un comizio elettorale precisando pero' successivamente che comunque la nuova 'architettura dello Stato entrera' in vigore quando il mandato di Napolitano sara' scaduto'.
Poi il premier non risparmia l'ennesimo affondo a Fini:'Il governo,la maggioranza e il Pdl hanno sofferto di una malattia interna,e cioe' la diaspora di Fini che per un anno ci ha punzecchiato'.Attaccare il capo dello Stato e' da immaturi. Bisognerebbe tenere le figure istituzionali al di sopra della mischia. Lo ha detto a Napoli il presidente della Camera Gianfranco Fini riferendosi alle dichiarazioni di Silvio Berlusconi sui poteri del Colle e del governo. Poi sul tema delle riforme ha osservato: 'E' improbabile che in questo scorcio di legislatura si riesca a portare a termine qualche riforma costituzionale, comprese quelle annunciate con enfasi dal governo'.
Berlusconi attacca anche Napolitano. La par condicio non è uguale per tuttiLa par condicio non è uguale per tutti. Dopo mesi di segnalazioni, allarmi e numeri alla mano, anche l'Agcom è stata costretta a ribadire per l'ennesima volta che nei telegiornali delle reti pubbliche B. e soci hanno molto più tempo per parlare rispetto all'opposizione. Ma la multa comminata al Tg1, già in diffida e sanzionato con 100 mila euro, è solo l'ultimo passaggio di una diatriba che va avanti da settimane.
Dopo la segnalazione dell'Agcom la situazione è solo peggiorata. Nell'ultima settimana il Tg1 ha dedicato 20 minuti di tempo di antenna al Pdl, 7 minuti alla Lega Nord e altri 30 a Silvio Berlusconi. Le opposizioni hanno rosicchiato in totale una ventina di minuti: il rapporto è quindi di circa 3 minuti a B e alla sua maggioranza, contro un minuto per l'opposizione. Per fare un confronto con gli altri tg, quasi tutti sbilanciati verso la maggioranza, si può prendere il caso del Tg2 che ha dedicato 11 minuti al Pdl, 3 alla Lega e 15 a Berlusconi, contro i venti minuti circa dei vari partiti di opposizione messi insieme.
«Qualsiasi cosa faccia il presidente del Consiglio, dai processi agli interventi, viene usato come pretesto dai tg per parlare di lui», spiega Stefano Corradino di Articolo 21. «Tutto questo genera un forte squilibrio, come si è potuto verificare con la vittoria del campionato del Milan, in cui è stata riproposta l'associazione subliminale tra calcio e politica».

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