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Berlusconi fa dimettere Ministri e Parlamentari PDL: è iniziata la battaglia finale

Creato il 28 settembre 2013 da Candidonews @Candidonews

dimissioni d

Una decina di giorni fa scrivevo:

In realtà le strade per il Caimano sono due:
1.far cadere il governo prima della votazione in aula (in caso di voto palese) per creare caos ed avere qualche potere ricattatorio al fine di evitare il voto. Farlo cadere dopo una eventuale sua decadenza (in caso di voto segreto).
2.dimettersi da senatore, scontare qualche mese di pena e poi essere graziato da Napolitano.

La seconda è quella che dovrebbe fare un uomo di stato. Ciò però vorrebbe dire, per Berlusconi, affidare totalmente il suo destino ad altri, ovvero al Capo dello Stato. Se lo conosco un po’, preferirà optare per la prima soluzione. L’unica che gli consentirebbe un minimo, redisuale, spazio di manovra. Il caos che si creerà è secondario, primari sono i suoi di interessi. L’unico problema è rappresentato proprio da Mediaset e dalle altre società quotate in borsa, le quali potrebbero risentire del probabile tracollo finanziario dato dalla crisi di governo. E qui la scelta finale: ricerca della salvezza personale o della tranquillità per le sue aziende?

Appunto. Dimissioni di massa, crisi di governo e caos istituzionale. Il tutto pur di salvarsi.

A metà ottobre decadrà da senatore per via della interdizione dai pubblici uffici. In teoria dovrebbe essere incandidabile per i prossimi sei anni. Eppure sta provocando la piu grave crisi istituzionale della Storia della Repubblica. Perchè?

Perchè evidentemente la disperazione lo sta spingendo verso l’unico sbocco possibile. Le elezioni entro dicembre-gennaio che magari, nel casino generale, gli permettano ancora di correre come candidato. Vincere vorrebbe dire entrare in Parlamento malgrado la sentenza della magistratura, perche sarebbero le commissioni a giudicare la decadenza, incompatibilità etc ma se il PDL avrà la maggioranza l’esito è scontato. E mentre vi saranno scontri e ricorsi alla Consulta lui potrà continuare a rimanere impunito, possibilmente facendo approvare al Parlamento leggi che estinguano i suoi reati.

Il copione nella sua testa è gia scritto. Beppe Grillo farà campagna elettorale contro il PD e la coabitazione avuta con il PDL nei mesi scorsi potrebbe dare i suoi frutti. Tra i due litiganti il terzo, ovvero la nuova Forza Italia, potrebbe farla franca ed arrivare prima alla Camera ottenendo il premio di maggioranza. Il chè vorrebbe dire anche eleggere il Prossimo Capo dello Stato, viste le probabili dimissioni di Napolitano.

Naturalmente il rischio è alto. Non è detto che tutto vada liscio. La candidatura di Renzi, con un PD maggiormente combattivo, è probabile riscuota successo tra gli elettori, proprio a discapito della nuova Forza Italia o del Centro. Questo se si tornerà a votare. Non è detto che Napolitano non riesca a trovare una nuova maggioranza, senza il centrodestra. Si dimetteranno tutti, tra le fila del PDL? E’ vero che in caso di dimissioni plurime si dovrebbe procedere alla nomina dei sostituti, sia in Parlamento che nelle varie commissioni. In sostanza le Camere resterebbero bloccate per diversi mesi. D’altronde il PD, Monti ed altri potrebbero ‘respingere’ le singole dimissioni cosi da far rimanere in carica i parlamentari eletti a febbraio e procedere così normalmente nella attività politica. A quel punto Berlusconi scatenerebbe la piazza.

Insomma, il caos totale. Pur di salvarsi. Così facendo rischia di far andare a picco le sue aziende. Inizia una nuova fase della nostra storia politica? Siamo di fronte al primo atto eversivo di massa dai tempi di Mussolini? Oppure è la tragedia che si tramuta in farsa? Lo scopriremo nei prossimi giorni. Una cosa è certa. Oggi è iniziata la battaglia finale del Caimano contro l’Italia. Se vincerà, per noi sarà la fine.


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