Magazine Società

Berlusconi, l'euro e i soliti malintesi

Creato il 29 ottobre 2011 da Dagored
Berlusconi, l'euro e i soliti malintesi
Da sempre ogni volta che Berlusconi rilascia delle dichiarazioni è poi costretto a correggersi e a giustificarsi dicendo di essere stato frainteso e mal interpretato.
Questo è un copione al quale dovremmo ormai esserci abituati, ma che ogni volta non cessa di far nascere polemiche, anche quando, in fondo, berlusconi dice cose sensate (qualche volta, anche se negli ultimi tempi sempre meno, riesce pure a lui).
 Questa volta l'origine della tempesta mediatica è una dichiarazione del premier sulla natura della moneta unica che, secondo Berlusconi, non ha convinto nessuno, non avendo alle spalle né un governo né una banca centrale di riferimento e garanzia".
Considerazioni in realtà più che fondate e che in questo blog ho più volte riportate io stesso, ma che sono sostenute da tanti, in Italia e all'estero, e che però non sono piaciute ai cultori dell'Europeismo, delle banche e delle multinazionali, senza se e senza ma, specialmente se l'unione tanto vagheggiata dai circoli degli intellettuali, o pseudo tali, avviene a spese del popolo bue.
Per fortuna, almeno per una volta, non si sono ancora appalesate le reazioni dei padri italiani dell'Euro, quei politici e burocrati di stato che la moneta unica hanno voluto a tutti i costi, costringendo gli italiani a versare di loro tasca il biglietto d'ingresso nel club dell'euro pagando la famigerata euro tassa, ma non mancano quelle dei loro seguaci, che ripetono costantemente l'unico mantra ormai rimasto nel repertorio degli estremisti europeisti :
"ma senza l'euro saremmo stati peggio".
Affermazione che non ha alcun fondamento logico e che si scontra con l'evidenza di come i paesi che non sono entrati nell'unione monetaria non hanno subito alcun danno dalla loro scelta e di come quelli che dovrebbero entrarvi stanno rapidamente cambiando parere, di fronte ai problemi nati con la debolezza di quella che avrebbe dovuto essere un solido rifugio contro le tempeste valutarie.
Berlusconi, l'euro e i soliti malintesi
Che l'adesione alla moneta unica non fosse fondata su una chiara visione degli scenari macroeconomici e su una previsione lungimirante degli effetti che la nascita della moneta unica europea avrebbe avuto sulle economie continentali, specialmente di quelle più fragili come l'Italiana, la Spagnola, la Greca etc, lo si capisce chiaramente dalle parole usate dall'ex presidente del consiglio Romano Prodi per giustificare le scelte fatte allora:

29-OTT-11 - 10:06

CRISI: PRODI, SENZA EURO STAREMMO PEGGIOCategoria: EconomiaRoma, 29 ott. - (Adnkronos) - L'introduzione dell'euro e' satto come "un treno preso al volo con un pizzico di irrazionalita' ma tanta visione storica". Cosi' l'ex premier Romano Prodi, in un'intervista estratta dal libro 'La moneta della discordia' di Giovanni Moro, e riportata su 'La Stampa'.
"Del resto l'operazione fu percepita come un fatto epocale da tutti: Italia e Bruxelles, Cina e Stati Uniti, nazionalisti ed europeisti. Ovvio che si poteva anche rinviare la costruzione dell'euro e rifiutarla ma questo voleva dire rinunciare ad un futuro europeo in un mondo globalizzato", osserva l'ex presidente della Commissione europea.
"Con Ciampi allora ministro del Tesoro - ricorda ancora Prodi - ci dicevamo che qualunque decisione di politica economica doveva essere rivolta all'entrata nell'euro perche' l'Italia era sempre stata all'avanguardia del progetto europeo ma soprattutto perche' era il paese la cui economia era stata progressivamente indebolita dalle svalutazioni: doveva cambiare rotta e diventare un paese serio".
Fonte: (Sec-Cim/Col/Adnkronos)


Una scelta irrazionale, basata sulla "tradizione" europeista nazionale, queste le motivazioni alla base della scelta di far pagare agli italiani la tassa per l'Europa, senza voler ricordare che la prima conseguenza dell'entrata in vigore della moneta unica fu l'immediato dimezzamento  dei patrimoni mobiliari dei cittadini è l'aumento del costo della vita.
Ma senza saremmo stati peggio, che è come dire che se il Milan non avesse comprato Cassano non avrebbe vinto il campionato, un'affermazione puramente ipotetica e non verificabile, ma che davanti al costo della benzina ormai a 1,6 euro per litro, ovvero circa 3000 lire, sembra almeno un tantino azzardata.
Berlusconi, l'euro e i soliti malintesi

Si può quindi ben capir allora come un politico di second'ordine e senza alcuna autorità in questa e qualsiasi altra materia, come l'On Enrico Letta, finora conosciuto solo per essere il nipote di Gianni, possa chiedere le dimissioni del presidente del consiglio "ipo europeista" e la sua sostituzione con uno "iper europeista", evidentemente in modo da poter continuare l'opera di distruzione dell'economia e della tradizione culturale dell'Italia e del vecchio continente.
I vecchi tromboni preferiscono ormai tacere, ma le nuove leve sono pronte a prenderne il posto. Questo è il pessimo segnale che arriva da questi inutili dibattiti, imbastiti tanto per sfruttare il momento di difficoltà di Berlusconi, che qualunque cosa dica sarà ormai trattato alla stregua di un vecchio scimunito ed è pure costretto a negare e contraddirsi pure quando dice cose sensate per non farsi criticare, mentre i problemi reali sul tappeto non vengono affrontati seriamente, ma rinviati sine die, che tanto paga Pantalone.

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :