di Antonio Di Pietro. L’ennesimo ritorno in campo di Berlusconi non ci stupisce. Stava lì, dietro le quinte, a dirottare le decisioni del governo Monti ed era pronto a ritornare in scena al momento opportuno. Molti ritengono impossibile che Berlusconi riesca, per l’ennesima volta, ad abbindolare gli italiani, ma io credo che lo abbiano sottovalutato. Berlusconi non è ancora una disgrazia superata. Lo sarebbe se fosse stato sconfitto in regolari elezioni. Chi ha deciso di impedire che, dopo la caduta del suo governo, gli italiani potessero esprimersi con il voto, come accade in democrazia, ha fatto a Berlusconi un enorme favore. Il secondo grande favore è arrivato dal governo Monti. Da mesi i ministri tecnici e sobri tartassano i cittadini, li vessano con tasse insopportabilmente alte, gli rimandano di anni e anni la pensione, tolgono diritti ai lavoratori, tagliano i servizi essenziali, lasciano i giovani senza lavoro e senza speranze. Berlusconi sa fare pochissime cose, ma almeno una la sa fare bene: la propaganda, o meglio, la vendita di fumo. Non gli ci vorrà molto a raccontare che si stava meglio quando si stava peggio, nascondendo che lui e il suo governo sono stati i principali responsabili del disastro economico in cui versa il nostro Paese. Il terzo favore a Berlusconi, mi spiace dirlo, ma lo sta facendo il centrosinistra. Invece di mettere in campo subito un’alternativa trasparente e chiara alla politica di Berlusconi e di Monti, perde tempo, esita, si divide e rischia di fare la fine dei polli di Renzo, che a furia di beccarsi tra di loro non si accorgono che stanno finendo tutti insieme nel pentolone. C’è una strada semplice e diritta per evitare che questi favori si materializzino nel rischio concreto di un ritorno del satrapo: indicare, oggi e non dopodomani, agli elettori, una coalizione e un programma chiaro di alternativa e la leadership! Noi dell’Italia dei Valori ci sgoliamo da mesi per chiederlo ed è per questo che abbiamo incentrato il nostro incontro di Vasto, che si terrà dal 21 al 23 settembre, sul cambiamento utile. Ma se continueranno a non ascoltarci, poi nessuno potrà venire a lamentarsi se Berlusconi sopravvive a se stesso anche stavolta. Non è merito suo. E’ colpa di chi gli spiana la via.
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di Antonio Di Pietro. L’ennesimo ritorno in campo di Berlusconi non ci stupisce. Stava lì, dietro le quinte, a dirottare le decisioni del governo Monti ed era pronto a ritornare in scena al momento opportuno. Molti ritengono impossibile che Berlusconi riesca, per l’ennesima volta, ad abbindolare gli italiani, ma io credo che lo abbiano sottovalutato. Berlusconi non è ancora una disgrazia superata. Lo sarebbe se fosse stato sconfitto in regolari elezioni. Chi ha deciso di impedire che, dopo la caduta del suo governo, gli italiani potessero esprimersi con il voto, come accade in democrazia, ha fatto a Berlusconi un enorme favore. Il secondo grande favore è arrivato dal governo Monti. Da mesi i ministri tecnici e sobri tartassano i cittadini, li vessano con tasse insopportabilmente alte, gli rimandano di anni e anni la pensione, tolgono diritti ai lavoratori, tagliano i servizi essenziali, lasciano i giovani senza lavoro e senza speranze. Berlusconi sa fare pochissime cose, ma almeno una la sa fare bene: la propaganda, o meglio, la vendita di fumo. Non gli ci vorrà molto a raccontare che si stava meglio quando si stava peggio, nascondendo che lui e il suo governo sono stati i principali responsabili del disastro economico in cui versa il nostro Paese. Il terzo favore a Berlusconi, mi spiace dirlo, ma lo sta facendo il centrosinistra. Invece di mettere in campo subito un’alternativa trasparente e chiara alla politica di Berlusconi e di Monti, perde tempo, esita, si divide e rischia di fare la fine dei polli di Renzo, che a furia di beccarsi tra di loro non si accorgono che stanno finendo tutti insieme nel pentolone. C’è una strada semplice e diritta per evitare che questi favori si materializzino nel rischio concreto di un ritorno del satrapo: indicare, oggi e non dopodomani, agli elettori, una coalizione e un programma chiaro di alternativa e la leadership! Noi dell’Italia dei Valori ci sgoliamo da mesi per chiederlo ed è per questo che abbiamo incentrato il nostro incontro di Vasto, che si terrà dal 21 al 23 settembre, sul cambiamento utile. Ma se continueranno a non ascoltarci, poi nessuno potrà venire a lamentarsi se Berlusconi sopravvive a se stesso anche stavolta. Non è merito suo. E’ colpa di chi gli spiana la via.
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