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Berlusconi re di Cannes

Creato il 12 maggio 2010 da Dragor

Draquila-Poster-Italia  

Comunque vadano le cose, Berlusconi ha già vinto il Festival del Cinema con un film che ufficialmente non è nemmeno in concorso. L’autore del miracolo  è il suo formidabile press-agent Sandro Bondi, ministro della Cultura. Annunciando che avrebbe boicottato Cannes « a causa della scelta di un film di propaganda che offende la verità e il popolo italiano », Sandro Bondi ha fatto una fantastica operazione pubblicitaria, rendendo « Draquila » di Sabina Guzzanti il film più popolare di Cannes.

  

   « Draquila, l’Italia che Trema » è in selezione ufficiale ma fuori competizione. Con una regia alla Michel Moore, denuncia le speculazioni di personaggi vicini al governo sui progetti di ricostruzione dell’Aquila, la città semidistrutta da un terremoto l’anno scorso. Qui sotto potete vedere il trailer.

 

   E allora qual è il problema? In un paese libero la critica è libera. Si’,  ma non per i fedeli di Berlusconi, secondo i quali Sabina Guzzanti ha commesso un delitto di lesa maestà. In ogni caso la decisione del minstro non è disapprovata soltanto dall’opposizione, ma anche da molti membri della Casa della Libertà, il partito berlusconiano . Fabio Granata, per esempio, si è dichiarato « perplesso » per il fatto che l’Italia rinunci a essere rappresentata in un evento culturale della portata del Festival di Cannes.

 

   In Francia l’immagine di Berlusconi è più o meno quella tratteggiata da « La Repubblica »  e fedelmente tradotta da « Le Monde », cosi’ la gente adora vederla confermata da episodi di questo tipo. Significa che tutto sommato con Sarko si sta meglio. Tutti ricordano « Videocracy » di Erik Gandini, che denunciava inesorabilmente il « sistema Berlusconi » nell’audiovisuale che il Cavaliere controlla con il gruppo Mediaset e ha plasmato varie generazioni di telespettatori a sua immagine e somiglianza. Il trailer è stato proibito sulla RAI ma il film è diventato popolarissimo in Francia. Poi c’è il famoso « Caimano » di Nanni Moretti. Per avere un’idea dell’aria che tira in Italia, basti pensare che qualche mese fa il Ministro della Funzione Pubblica ha raccomandato al suo collega della Cultura di « chiudere il rubinetto dei finanziamenti pubblici » per i film italiani, attaccando « una cultura parassita che vive di finanziamenti pubblici e sputa sul proprio paese. » Cosa che Bondi si è affrettato a fare, rifiutando la partecipazione ufficiale dell’Italia al Festival di Cannes. Per lanciare "Draquila",  Il Minculpop non avrebbe fatto di meglio.

 

    Dragor

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