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Bermuda: un triangolo benedetto

Creato il 01 febbraio 2012 da Inguaribile @inguaribile

Bermuda, la patria del golf, oggi scalo delle navi da crociera dove le auto sono bandite ai turisti


Bermuda: un triangolo benedettoSalve inguaribili viaggiatori, oggi continuo a farvi sognare con il mare d'inverno ed oggi vi parlo di fazzoletti di terra verde sospesi nell'azzurro dell'oceano Atlantico. Un paradiso per golfisti, ma anche un luogo in cui rilassarsi a lsole, andare in barca, mangiare divinamente e godere di un clima favorevole con estati calde, ma mai torride, e una lunga primavera, ovvero le Bermuda.
Da sempre Bermuda è sinonimo di golf, qui si trova, infatti, la più densa concentrazione di green al mondo, con ben otto campi e una famosa accademia, su un territorio di meno di 54 kmq. I percorsi portano la firma dei più rinomati progettisti, come Robert Trent Jones, e sono aperti tutto l'anno.
I campi da golf delle Bermuda sono perfetti per giocare, perfezionare la tecnica, ma anche per essere visitati, proprio come musei all'aria aperta, perché da qui si possono ammirare paesaggi meravigliosi. Come avviene dal Mid ocean club, bagnato su tre lati dall'oceano, o dal Fairmont Southampton, da cui si godono incantevoli scorci sulla spiaggia rosa, una magica combinazione di sabbia corallina e frammenti di conchiglie.
Sull'isola, sarebbe meglio dire le isole di Bermuda, perché sono in realtà circa 180 isolotti, uniti da ponti e suddivisi in nove quartieri, chiamati parish, ci si sposta con tutti i mezzi, tranne che con le auto.
Una rigida politica ambientale proibisce, infatti, il noleggio di macchine ai turisti per preservare l'ambiente dal traffico e dall'inquinamento alle Bermuda.
Per muoversi all'interno delle Bermuda ci sono efficienti servizi di traghetti e bus, dipinti in rosa e blu, ma soprattutto motorini, barche e biciclette con cui raggiungere i luoghi più famosi.
Come la capitale di Bermuda, la città di Harnilton, che è un susseguirsi di case color pastello, affiancate una all'altra,con il tetto rigorosamente bianco che raccoglie l'acqua piovana, preziosa risorsa idrica dell'arcipelago.
Una città accogliente con tante gallerie d'arte e showroom come il Glassblowing, che ospita gli atelier di otto artigiani del vetro che producono le loro opere in diretta. Non distante da qui si trova lo studio di Otto Trott, pittore nato a Bermuda che chiacchiera volentieri con chi vuole ammirare le sue opere e conoscere la cultura isolana.
Il suo consiglio? È quello di visitare il Verdrnont museum, uno dei più importanti edifici storici delle Bermuda. Si trova a Smiths parish ed è un esempio di architettura georgiana perfettamente conservato.
Dall'inizio del Settecento, epoca della sua costruzione, ad oggi gli interventi di restauro sono stati minimi, fatto che dona alla dimora un fascino molto particolare. Proprio come una casa privata, ospita una collezione di mobili artigianali di cedro e di porcellane inglesi. Ha grandi finestre che si affacciano su un giardino colorato dal rosso degli ibiscus, dal fucsia degli oleandri e dal bianco dei frangipani.
Molti edifici storici di Bermuda si trovano però a Saint George's Town, che fu la capitale di Bermuda fino al 1815, ed è il più antico centro abitato inglese delle Americhe.
La città, protetta dall'Unesco, è un dedalo di vicoli e stradine che portano alla Bridge house e alla Old State house, dove si svolgevano le sedute del parlamento coloniale. Ma l'edificio più suggestivo, che ricorda le abbazie scozzesi in rovina, è l'Unfinished church, una chiesa mai completata che sorge su un prato verde, con arcate gotiche che s'innalzano verso il cielo.
Percorrendo la South road, una delle arterie principali di Bermuda, si raggiungono le spiagge più belle. C'è quella rosa di Elbow, dove si trovano i ristoranti più alla moda e ci sono insenature nascoste, come jobsons cove, una piccola baia dove l'acqua ha il colore turchese di una piscina naturale.
Tutti gli alberghi offrono la possibilità di organizzare immersioni che portano alla scoperta dei relitti storici, alcuni risalenti alXV secolo. Del resto, la storia di Bermuda coincide proprio con un naufragio.
Scoperto agli inizi del Cinquecento dallo spagnolo Juan de Bermùdez, che gli impose il nome, l'arcipelago rimase disabitato fino alla fine del secolo, quando vi si insediarono gruppi di coloni inglesi scampati all'affondamento di navi dirette in Virginia, come quello del 1609 della nave britannica Sea Venture, capitanata dall'ammiraglio sir George Somers. L'incidente suscitò un grande clamore in Inghilterra, tanto che pare abbia ispirato a William Shakespeare la scrittura de La Tempesta.
Oggi l'epoca dei naufragi è lontana e Bermuda è uno dei maggiori scali delle grandi navi da crociera, che attraccano al porto di King’s wharf.
Le crociere, soprattutto in barca a vela, sono diventate l'escursione di Bermuda per eccellenza. Barche con il fondo di vetro per vedere a pelo d'acqua gli sgargianti colori della barriera corallina, catamarani per godersi il tramonto dal mare e yacht attrezzati per le immersioni e che permettono in cinque giorni di ottenere il brevetto Padi Wreck historian distinctive speciality, per il diving archeologico sui relitti storici.
Alla prossima meta.
inguaribile.viaggiatore(at)yahoo.it

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