Parigi, 13 marzo 2013 – Il Patron della Formula 1 vorrebbe avere una donna sulla griglia di partenza, ma al momento il circus non va oltre le test driver in tal senso.
Era il 1992 quando, Giovanna Amati, tentò l’avventura iridata in Formula 1 correndo per la scuderia Brabham, al volante della BT60B nei primi tre week-end del mondiale. Sfortunatamente la pilotessa non riuscì mai a qualificarsi e svanì l’opportunità di vedere una donna in griglia di partenza. Dal ’92 ad oggi nessun team di F1 ha più firmato una driver come titolare e da molti anni si parla di un possibile approdo di una pilotessa talentuosa, ma nulla si smuove concretamente in tal senso. L’anno scorso la Marussia aveva firmato Maria De Villota come test driver, ma la spagnola andò sfortunatamente incontro ad un terribile incidente nel corso di un test privato nella pista dell’aeroporto di Duxford, pochi giorni prima del GP di Gran Bretagna.
Nel 2013 la Williams ha confermato come pilota di riserva Susie Wolf, ma la coppia Maldonado e Bottas non dovrebbe avere cedimenti e le possibilità per la giovane pilota di prendere parte ad un week-end, sono davvero risibili.
Bernie Ecclestone, interrogato circa la possiblità o meno di avere una ragazza in griglia di partenza, ha così commentato: “…una donna al volante? E perche’ no?…non c’e’ motivo per cui questo non debba accadere, sempre se troviamo un team che ne ingaggi una…”
Danica Patrick, forte della pole nella NASCAR a Daytona e della sua vittoria in Indycar, sembra sempre essere la candidata ideale per la Formula 1, ma per qualche motivo, questa ipotesi continua a non concretizzarsi. Certamente, il personaggio di Danica Patrick contribuirebbe ad alimentare gli interessi verso la massima serie di una grossa fetta di pubblico…