L’intervento di Berlusconi da Santoro ha permesso al Cavaliere di recuperare – almeno secondo i maggiori e più importanti sondaggisti – dall’1,5% al 2% di consensi. L’obiettivo del PDL di ottenere uno stallo al Senato e dettare dunque da lì l’agenda politica del prossimo governo a (possibile) trazione cattocomunista, diventa sempre più fattibile, salvo il miracolo di un nuovo governo di centrodestra che argini le aspirazioni di Bersani e Monti.
E a proposito di Bersani, l’altro ieri, in un Porta a Porta soporifero, è tornato a fare dichiarazioni che se da una parte denotano minore sicurezza nella vittoria alle prossime politiche, dall’altra lanciano messaggi subliminali al professore nel caso in cui al Senato non avesse la maggioranza (cosa assai probabile), aprendo a un possibile dialogo con le “forze non di destra e populiste”.
Pagina Sociale
Vorrei aprire una piccola parentesi su questa baggianata del populismo. Senza addentrarmi nella storia e dunque senza andare a ragionare sull’etimologia del termine (che comunque sarebbe utile), essere popolusti non è sinonimo dell’essere demagoghi. Non sono termini interscambiabili. Essere populisti significa essere dalla parte dei popoli e non delle elìte. Bersani e chi per lui, quando afferma che il PD è contro ogni populismo praticamente pare che dica che è contro chi opera per il popolo perché ritiene che i ragionamenti e l’azione politica debbano essere fatti da e per le elìte. La sinistra, nella sua genesi storica, era naturalmente populista: difendeva il mondo del proletariato e dei contadini. Oggi invece difende le elìte: banche, gruppi di potere, burocrati ecc.
Chiusa la parentesi, mi vorrei soffermare su questa storia dell’IMU che sarebbe stata introdotta da Berlusconi. Bersani afferma:
Non dica che l’Imu l’ha messa Monti, perché l’ha messa lui. Né l’ho messa io, perché quando si è in condizioni di squilibrio, di buco, e si va in Europa per evitare di far crollare l’euro, allora bisogna mettere una cosa che si chiama imposta. Siamo stati portati in questa situazione da dieci anni di ‘sgoverno’.
Allora, benché abbia già spiegato che l’IMU introdotta dal Governo Berlusconi non aveva nulla a che vedere con l’IMU introdotta da Monti, mi sembra il caso di rinfrescare la memoria a chi – per ignoranza o semplicemente per pigrizia nell’informarsi – non conosce le differenze:
Link Sponsorizzati
- L’IMU introdotta dal Governo Berlusconi era un’imposta comunale. E cosa più importante era un’imposta il cui gettito veniva trattenuto dal Comune. L’IMU introdotta da Monti è invece un’imposta statale, il cui gettito in parte viene trattenuto dallo Stato e solo una piccola parte viene rilasciata al Comune interessato.
- L’IMU introdotta dal Governo Berlusconi era un’imposta che non colpiva le prime case! Mentre l’IMU introdotta da Monti colpisce indiscriminatamente prime e seconde, terze e quarte case.
- L’IMU introdotta dal Governo Berlusconi si sarebbe dovuta pagare a partire dal gennaio 2014. L’IMU introdotta da Monti si è iniziata a pagare da subito, e cioè da giugno 2012.
- L’IMU introdotta dal Governo Berlusconi sarebbe stata calcolata sulla rendita catastale non aggiornata. L’IMU introdotta da Monti invece è stata calcolata sulle rendite catastali appositamente aggiornate allo scopo.
Ciò detto, l’IMU introdotta dal professore è stata introdotta sia con la complicità del PDL, e sia soprattutto del Partito Democratico. Dunque, Bersani non dica cose che non stanno né in cielo né in Terra. La famigerata IMU, che con l’IMU federalista ha in comune solo il nome, è frutto anche dei voti della sinistra.
La verità è che Bersani è disperato. Vede scivolar via il Senato e dunque la possibilità di formare un governo in solitario. Dovrà ottenere l’appoggio esterno di Monti se vorrà avere una maggioranza abbastanza stabile. Appoggio che non è affatto scontato, vista la pregiudiziale “Vendola”. Ergo, credo che finiremo come nel 2006. La sinistra al governo durerà al massimo 2 anni e poi si squaglierà. Non prima però di aver contribuito con le sue strampalate politiche a dare ulteriori colpi al già traballante equilibrio politico-economico-sociale italiano. Un’ipotesi davvero infausta per il popolo italiano, già vessato e piegato dal peggior governo tecnico della storia.
Fonte: Adnkronos