
La pelle, e il colore che più di tutti spaventa, quello di donna. E Bessie era una mina vagante, voce maestosa e leggera, un luccichio incostante che sfiora il cielo per poi schiantarsi a terra.Bessie Smith fu da esempio a grandi artiste come Janis Joplin, Norah Jones, Ella Fitzgerald e molte altre, ma la sua storia, che ripercorre quella di un paese come l'America degli anni '20 e '30, è destinata al tramonto.
A riempire lo schermo è la regina Dana Elaine Owens, meglio nota come Queen Latifah. Indomabile e perfetta, la sua performance riceve una candidatura agli Emmy e ai Critics' Choice Television Award, e porta a termine un'impresa complessa. Lo fa con eleganza e maestria, senza mai tentennare, col fare che è tipico solo delle grandi attrici. E non bastano vestiti sgargianti e piume di struzzo a riportare in vita un pezzo di storia del blues e del jazz. Ci vuole la stazza del fuoriclasse, ci vuole sangue caldo che scorre nelle vene e una credibilità che rende tutto naturale.
