In un recente articolo apparso su Pontifex.roma.it, dove la cristianità è un dovere morale e dove si cerca di giustificare maldestramente le stragi di Oslo, si parla di bestemmia e gruppi anticristiani su Facebook.
Secondo questo articolo, scritto dalla Redazione, sono stati individuati ben 6 gruppi, in particolare, che “agiscono” sulle reti sociali, Facebook in primis, inneggiando all’odio religioso e al turpiloquio. Sempre secondo Pontifex, questi canali dovrebbero essere oscurati sulla base dell’articolo 724 del codice penale. Oltre all’interdizione dovrebbe essere inoltre applicata anche la sanzione amministrativa massima (309€) prevista da quell’articolo.
Ma bestemmiare su internet è reato?
L’articolo 724 citato da Pontifex (qui la modifica), e contestato anche dal UAAR (Unione degli Ateni e degli Agnostici Razionalisti) come anacronistico rispetto al resto dell’Europa, spiega nel dettaglio i requisiti “minimi” per rientrare in questo reato ora punito con la sola sanzione amministrativa:
I “REQUISITI” DELLA BESTEMMIA
l’autore della bestemmia può essere chiunque, anche un ateo;
si concretizza nella sua semplice attuazione, indipendentemente dalle reali intenzioni dell’autore;
il fatto che sia diventata una consuetudine, o che lo sia in certi ambienti, è irrilevante;
devono essere chiaramente individuate le parole profferite;
deve avvenire in luogo pubblico o aperto al pubblico; non è illecito quindi bestemmiare nella propria abitazione;
devono essere presenti almeno due persone;
non rientrano nella fattispecie le rappresentazioni figurate, i gesti, gli atti offensivi;
è illecito bestemmiare contro Dio, non contro la Madonna e i santi.
Secondo i requisiti 6 e 7 si evince che la bestemmia deve essere “udibile”, e con almeno due persone presenti a testimoniare l’episodio, cosa che su internet non avviene. Infatti siamo liberi di non frequentare qei siti perchè nessuno lo impone.
Casi del genere in Italia ce ne sono stati pochissimi e si è sempre trovata una scappatoia. Wikipedia cita la procura di Avezzano:
L’oltraggio rivolto alla Madonna o ai santi è stato ritenuto non sanzionabile in quanto questi non sono divinità: con questa motivazione infatti il 6 novembre 1996 la procura di Avezzano ha prosciolto un imputato al quale era stato contestato il fatto di aver “bestemmiato in pubblico il nome di Dio e della Madonna”[5]: limitatamente alla bestemmia nei confronti di Dio il reato è stato considerato estinto per prescrizione (essendo avvenuto il 12 agosto 1993), mentre per la bestemmia nei confronti della Madonna l’imputato ha ottenuto l’assoluzione in quanto “il fatto non è previsto dalla legge come reato”
Se su qualche gruppo di Facebook, quindi, apparissero altre figure religiose, a parte quella della Divinità, ci sarebbero buone probabilità di essere prosciolti, se citati in giudizio.
Secondo il punto n.8 dei requisiti della bestemmia si fà un chiaro riferimento a rappresentazioni figurate, i gesti, gli atti offensivi, che non rientrano tra le caratteristiche tipiche della bestemmia. Scrivere una bestemmia su internet è un atto offensivo, sicuramente, e proprio per questo non sanzionabile, per quanto possa essere deplorevole una cosa del genere. Altrimenti dovremmo passare al setaccio la rete per scovare chi, in un qualsiasi commento, abbia scritto almeno una bestemmia.
Se Pontifex riuscisse nell’intento sarebbe il primo caso in Italia oltre che un duro colpo contro chi lotta verso la parità di espressione e opinione. In pratica non credo che possa nemmeno essere preso in considerazione.
Pontifex.Roma invita, inoltre, i bestemmiatori a trarre insegnamento utile dai loro errori e li esorta ad abbracciare Cristo, che è Padre buono e misericordioso.
Ecco, forse è meglio. Del resto la Chiesa è sempre stata buona e misericordiosa nei confronti di chiunque. Potrebbero fare finta di niente limitandosi a perdonare chi bestemmia su Facebook invece che intentare improbabili cause contro la libertà di opinione. Altrimenti anche loro sarebbero sanzionabili dal momento che difendono a spada tratta i deliranti discorsi di Borghezio e strizzano l’occhio agli estremisti Cristiani.
COMMENTI (2)
Inviato il 05 aprile a 22:22
bisogna anche specificare cosa si intende per Divinità, è una cosa molto soggettiva.
Inviato il 13 marzo a 22:51
ma cosa si intende con Divinità?
Chiunque pubblicamente bestemmia, con invettive o parole oltraggiose contro la Divinità è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da 51 euro a 309 euro. La stessa sanzione si applica a chi compie qualsiasi pubblica manifestazione oltraggiosa verso i defunti
è anche scritto maiuscolo quindi si dovrebbe intendere un ente conosciuto. Se un ateo bestemmia, dal suo punto di vista non oltraggia la Divinità. Lo stesso dicasi per un pastafariano che bestemmia il dio cristiano!!