Per diverso tempo si è pensato che l’assunzione di beta-carotene durante la radioterapia per il cancro alla prostata potesse aumentare il rischio di morte dei pazienti. Ora un nuovo studio ha dimostrato il contrario. I ricercatori pensavano che l’uso di un antiossidante come il beta-carotene potesse indebolire l’effetto della radioterapia e ridurne l’efficacia, aumentando così il rischio di una recidiva. Una nuova ricerca è stata condotta su uomini sottoposti a radioterapia che hanno contemporaneamente assunto o 50 mg di beta-carotene a giorni alterni o semplicemente un placebo. Monitorati per 10 anni e mezzo, alla fine dello studio questi pazienti, confrontati tra loro, non hanno mostrato alcuna differenza significativa in merito alla progressione della malattia.
Le potenziali limitazioni degli studi precedenti erano rappresentate dalla disponibilità limitata di informazioni in merito all’assunzione di antiossidanti da parte dei partecipanti, l’uso concomitante di una terapia di deprivazione androgenica e la probabilità di sviluppo di una recidiva. I ricercatori affermano che i recenti risultati non possono però essere considerati attendibili anche per gli altri tipi di tumore trattati con radioterapia, dato che i diversi tessuti del corpo umano possono presentare variabili differenti (quantità di antiossidanti, ipossia tumorale, ecc.) che possono influenzare l’interazione tra antiossidanti e radioterapia. Ulteriori ricerche verranno adesso condotte per testare la sicurezza di altri antiossidanti alimentari, come le vitamine E e C.