Magazine Cultura

Biancaneve. Una fiaba pop-up teatrale di Jane Ray

Da Martinaframmartino

Biancaneve. Una fiaba pop-up teatrale di Jane Ray

Chi non ha mai dato uno sguardo al reparto di libri per bambini pensando che i libri per i più piccoli possano interessare solo a loro non ha idea di quale ricchezza si perda. Ormai ci sono illustratori bravissimi, artisti capaci di creare cose incredibili con la carta, e se si esce dalla sezione dei più piccini spesso si trovano anche delle gran belle storie. Qualche giorno fa ho parlato di Silvana De Mari, e il suo L’ultimo elfo è stato pubblicato in una collana di libri per bambini. Così come Il trattamento Ridarelli di Roddy Doyle, di cui avevo parlato alcuni mesi fa. E anche Il piccolo principe di Antoine de Saint-Exupéry si trova fra i libri per ragazzi, giusto per fare alcuni esempi.

Fra i volumi dedicati ai più piccoli, ma affascinanti anche per gli adulti, c’è Biancaneve. Una fiaba pop-up teatrale, illustrata dalla britannica Jane Ray. Londinese, autrice anche di manifesti, la Ray è molto apprezzata in patria, al punto da esporre regolarmente le sue opere in un paio di gallerie.

Una piccola parte dei suoi libri sono stati tradotti in Italia. Nel 2003 era stata la volta di Il re di Capri, con testo di Jeanette Winterson. Nel 2007 era toccato a L’unicorno e altri animali magici, dedicato alle gesta di creature fantastiche o leggendarie quali il Minotauro, la fenice e l’unicorno. Quest’anno è uscito Storie per un fragile pianeta, con Kenneth Steven.

Il volume del 2009 dedicato alla principessa dai capelli neri come l’ebano, le labbra rosse come il sangue e la pelle bianca come la neve, però, è qualcosa di speciale. La storia è notissima, e parla di una bellissima fanciulla e della sua gelosa e crudele matrigna. Ma invece dei tradizionali disegni nelle sue pagine, strutturate come il palco di un teatro, si aprono affascinanti scenari con tre livelli di sfondo. Il risultato è di una profondità assolutamente inaspettata in quella che — ma solo in teoria — dovrebbe essere un’opera a due dimensioni. Non è un caso che il delicatissimo volume abbia vinto nel 2010 il Premio Andersen – il più importante riconoscimento italiano dedicato ai libri per bimbi e ragazzi – nella categoria del miglior libro fatto ad arte.

Se volete sorprendere grandi e piccini con una storia che si può davvero osservare “in profondità” questo è il libro che fa per voi.

Un’immagine di quattro delle pagine interne (che però non rende minimamente la bellezza del libro): http://www.castoro-on-line.it/download/indici_pdf/9788880335122.pdf



Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :