Bicchierini bianchi al mirto con carciofi e bacon.
Finito!
Finito il tour de force di questa settimana, gli appuntamenti quotidiani con l’aperitivo con le foodblogger nei vicoli, la partecipazione al Salone delle Identità territoriali, la toccata e fuga a Milano, per consegnare i biscotti alle belle venditrici del Mercatino dei Navigli, per il progetto Io non mangio da solo, Mlal.
Stanca, spiaccicata ma felice. E non è un luogo comune. O forse si, ma per me è proprio vero!
Ho incontrato una valanga di gente, bella (tanta, ma proprio tanta), meno bella (poca, per fortuna), interessante, curiosa.
I vicoli di Genova sono sempre più belli, ricchi di un’umanità varia, viva, contraddittoria e scomoda, ricca e spesso volutamente dimenticata. Le piccole piazze, contornate da palazzi di incredibile antica bellezza, attraversate durante il giorno da frettolose massaie e perdigiorno, eleganti signore in giro per shopping, bambini chiassosi appena usciti da scuola, si animano la sera di giovani seduti ai tavolini dei bar, sulle scalinate delle chiese, appoggiati ai muri sbrecciati. Parlano fitto, intenti, una sigaretta, o forse altro, tra le mani che disegnano futuri incerti, bevono vino rosso o cocktail profumati di menta e lime, e le parole si intrecciano alla musica del duo rumeno, marito e moglie, aria smarrita e stanchezza negli occhi, alla chitarra solitaria strimpellata dal biondo nordico e sfatto seduto sotto il lampione, ai ritmi sincopati che escono dalle porte dei pub e delle osterie, agli sguardi neri e brucianti delle giovani, giovanissime che offrono se stesse a chi ruba loro la vita e la speranza, comprando i loro corpi come vuoti a perdere, al tanfo del barbone che barcolla accanto a un cancello chiuso.
Amo sempre di più questa città complicata e bellissima, fatta di ombre e luci, di degrado e splendore, di fatica e dolore, di salite erte e di vicoli angusti, di profumo di mare e petrolio, di sale e di acqua, di vento.
Oggi, un piccolo antipasto. Dal Salone del Gusto di Torino, ho riportato, tra le mille cose, una farina di mais bianchissima, profumata e deliziosamente saporita. Perfetta, per un finger leggero e gustoso, al solito facilissimo, ma di bell’impatto, trovato su un vecchio numero di Sale&Pepe
Fa scena, si dice qui da noi, ed è buonissima.
Bicchierini bianchi al mirto, con carciofi e bacon (Sale&Pepe)
2 carciofi
4 fettine di bacon
125 g di farina di mais bianco (potete usare anche la polenta precotta, ma….)
3 dl di latte
40 g di burro
un rametto di mirto
un limone
sale, pepe
Pulite i carciofi, divideteli a meta e tagliate ogni spicchio in altri 2 piu piccoli; passateli in acqua acidulata con il succo di limone, cuoceteli a vapore per 4-5 minuti, lasciateli raffreddare, salateli leggermente e pepateli.
Avvolgete ogni spicchio di carciofo con mezza fettina di bacon e fissatela con uno stecchino. Saltate i bocconcini a fuoco vivo in una larga padella con 20 g di burro fuso e il mirto un paio di minuti per parte; coprite, abbassate la fiamma al minimo e proseguite la cottura per 3-4 minuti.
Preparate la polenta come al solito e, poco prima del termine della cottura, versate il latte caldo poco per volta e cuocete, sempre mescolando con una frusta, fino a ottenere una crema morbida. Spegnete il fuoco e aggiungete il burro rimasto.
Distribuite la crema di polenta in 4 bicchieri o in altrettante ciotoline, sistematevi sopra i bocconcini di carciofo al bacon e completate, se vi piace, con un rametto di mirto.