- iniziare l’anno con la quasi consapevolezza che il prossimo capodanno sarai la moglie di, ed iniziare a scoprire quanto sia difficile mettere d’accordo 6 teste. lavorare poco, saltuariamente, e sempre per la solita persona che ti chiama solo quando tutti gli altri non possono
- fare il più bel colloquio di tutta la tua carriera, continuare a lavorare saltuariamente, sperare sperare sperare. e scoprire che porvare vestiti da sposa è il più bel lavoro che esista
- starsene a casa e continuare a sperare, sperare, sperare. intanto mandare curriculì curriculà in giro e ops! gioire per una nascita attesissima e scoprire di averci preso alla grande
- iniziare a vedere che, lavorativamente, si smuove qualcosa. trovare il vestito. continuare a litigare col mondo per qualsiasi cosa riguardi il matrimonio
- iniziare il nuovo lavoro, avere uno stipendio fisso.
- sentirsi stanche. stremate. l’odissea delle partecipazioni, inviti e quant’altro. pensare “arriverà sto benedetto 4 settembre”. essere stanche. incazzate dalla mattina alla sera.
- scoprire nuovi amici, fare una mini vacanza prima del casino del matrimonio, prenderci un po’ di tempo per noi. capire che i bernoccoli possono essere enormi, e venire fuori in pochissimi secondi. partecipare alla propria festa di pre-matrimonio con malinconica e stanca felicità
- trovare quelle benedette scarpe, dire tutto il mondo, finalmente, che di lì ad un mese ci si sposa, che in un mese che vuoi che succeda. guardare l’uomo della tua vita che arriva all’improvviso a casa piangendo dopo aver appreso la notizia più brutta della sua vita. e crescere di colpo. passare un mese dilaniante con l’amore della tua vita che fa su e giù da un ospedale in preda alla disperazione di vedere sua madre che combatte e, poco a poco, se ne va. viaggiare in continuazione, continuare a lavorare quel poco che si riesce, mantenere quel minimo di lucidità per riuscire a chiamare tutti, disdire, capire che fare
- trovarsi al funerale di tua suocera , il primo di settembre, con l’uomo che ami accanto devastato dal dolore. essere tu stessa devastata dal dolore e non riuscire a capacitartene. scovare una macabra ironia nel momento in cui gente che non conosci ti viene a fare le condoglianze e ti dice “tu sei la moglie, vero?” “quasi“, oppure nello stare a compilare biglietti di ringraziamenti con la righetta nera, perchè sei quella più lucida al momento e un lavoro del genere non lo dovrebbe mai fare una famiglia che non sa, al momento, su che muro sbattere la testa. pranzare da soli tu e lui, quel giorno, andare a riposare, aspettare in silenzio le 17.00 per immaginare dove avremmo dovuto essere, il vestito che avremmo dovuto indossare, la scalinata che avremmo dovuto salire e lo sguardo di lui lì, davanti all’altare, bellissimo e sorridente. piangere un pochino, ringraziare che lui stia dormendo e sentirsi in colpa perchè di fronte ad una tragedia del genere ci si sta soffermando sul matrimonio che non si sta facendo. fare un colloquio. aggiungere un lavoro a quello esistente.
- iniziare il nuovo lavoro. piangere di gioia la prima volta che si vede la tua cagnolina. lavorare come una pazza, stare a casa con lei, impazzire per un mese pieno di tutto che però non ti dà spazio per pensare ed intristirti ed arrabbiarti. essere preoccupata per il tuo migliore amico, che non sta molto bene. ricevere la telefonata più difficile che lui abbia mai fatto. e scoprire che è malato della stessa malattia che vi ha portato via la suocera due miseri mesi prima. scoprire subito, alla parola “retinolo”, che è la forma più curabile
- essere prima preoccupata, poi felice, poi stanca, poi triste, poi di nuovo serena, poi malinconica. scoprire che il tuo amico ha tirato fuori le palle, e sta andando alla grande, come mai nessuno si sarebbe aspettato. lavorare lavorare lavorare. priscilla.
- passare 3 giorni dai tuoi, andare a fare una sorpresa e trovarlo in gran forma in una casa iper addobbata, essere serena per lui e stare un pochino più tranquilla. lavorare. lavorare. priscilla. prepararsi a giorni di fuoco in cui tu e il tuo amore sarete separati a natale, dopodichè tu e la tua cagnolina prenderete un aereo (si. un aereo.) e andrete da lui a non festeggiare il capodanno. lavorare. lavorare.
ecco i miei ultimi dodici mesi.