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Bimba paciosa, mamma idratata, papà ansiogeno: 4mesi con l’umpa lumpa

Da Romina @CodicediHodgkin

Oggi, l’umpa lumpa compie quattro mesi e vi racconto un po’come ce la caviamo, lei a stare al mondo e io a fare la mamma. Che dire, se mi avessero detto “prendi carta e penna, descrivi come vorresti la tua bambina e te la daremo proprio come vuoi tu” non avrei avuto la sfacciataggine di chiedere tanto.

E’una bambola di 6.7kg per 63cm di peso, cresce bene e scoppia di salute. Somiglia in egual misura ad entrambi, infatti, quando chiedono ad Alfa a chi somiglia la bimba, lui risponde “Claudia somiglia a Claudia”. Sempre sintetico e dritto al punto, il ragazzo! Secondo me ha trovato la definizione migliore, visto che è un mix equilibrato di entrambi. Continua ad avere un totale di 23 capelli e credo che il colore degli occhi, ormai, cambierà poco o nulla perché è già praticamente lo stesso del padre (una sorta di carta da zucchero, un colore particolare che non è verde, non è azzurro e non è grigio).

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E’in quella fase in cui cambia alla svelta, è sempre meno neonata e sempre più bimba, nell’aspetto e nel comportamento. Ogni giorno impara a fare una cosa nuova, infatti osservarla è un vero spasso perché ogni mattina mi sveglio pensando “cosa si inventerà, oggi?”. Sotto Natale, si è accorta di avere le mani. Se l’è rimirate per tre giorni di seguito. Va da sé che questa esperienza eccezionale le ha aperto un mondo. I sonaglini, ad esempio. Per un periodo è stata molto confusa circa il loro utilizzo…

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Ora che sa a cosa servono le mani ha anche scoperto che non si tengono in equilibrio sulla testa perché c’è un modo più comodo per giocarci…io, onestamente, trovavo più divertente il vecchio utilizzo perché pare che una delle attività che trova più spassose con i sonaglini sia darmeli in faccia…

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E poi, diciamocelo, le mani potrebbero celare persino un’interessante valenza gastronomica…

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…e se E.T. le usava per chiamare casa, noi le usiamo per parlare tra noi…

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Con i tempi che corrono, ha imparato presto che l’autonomia è fondamentale. Il 10 gennaio, a tre mesi e mezzo, ha deciso di traumatizzarmi, provocandomi quello che prende il nome da “shock da troppe cose tutte assieme”. Non solo quel giorno ha iniziato a stare seduta da sola (giuro, ho le prove fotografiche anche di questo) ma ha anche deciso che se il biberon è semi-vuoto, quindi leggero, può tenerselo anche da sola, che poi la mamma si distrae mentre guarda la tv e glielo ficca nel naso…

senza mani!

Poi, ultimamente, c’è stata un’altra scoperta eccezionale. Si è accorta di avere i piedi. Aveva avuto il sentore che ci fosse qualcosa di strano in fondo alle gambe già alcuni giorni fa, ma ieri è stata mezzora seduta sulla sdraietta con la gamba per aria a guardarsi il piede. Però, per ora, si accorta di uno solo dei due.

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Comunque, l’attività preferita è dormire. La sua filosofia è “mangiar è bello, ma dormire è meglio”. Io condivido in pieno. La ragazza dorme più di quanto mangia, e calcolando che si tracanna tra i 240g e i 300g a pasto, diciamo che vi potete fare un’idea…quando aveva meno di un mese, ha deciso che la poppata delle 3:00 era superflua e ha iniziato a dormire dalle 22:00 alle 6:00. Poi, ad un mese e mezzo, ha deciso che anche la poppata delle 6:00 era tranquillamente procrastinabile ed è giunta alla conclusione che 23:00-10:00/11:00/12:00 è un orario che maggiormente si confà alle sue esigenze.

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Calcolando che, in gravidanza, tutte mi avevano preventivato due anni di insonnia forzata, quando aveva una settimana e già mi dormiva 5 ore di fila chiesi alla pediatra se era normale che dormisse così tanto. La risposta fu “non si faccia sentire in sala d’aspetto perché conosco mamme disposte a darle una botta in testa e rapirle la bambina per molto meno di 5 ore”.

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Le ninne, quindi, non sono mai state un problema. Per quanto riguarda il sonno, davvero non ho incontrato difficoltà, finora. Ho preferito che dormisse nella sua culla dal primo giorno e ci siamo trovati bene così, tant’è che ultimamente abbiamo preso una decisione. Visto che tanto la culla iniziava ad andarle piccola e che comunque si addormentava prima che noi andassimo a letto e si svegliava dopo, quindi, in un certo senso, già dormiva da sola, l’abbiamo messa a dormire in camera sua. Sì, lo so, sono una madre degenere, mia figlia crescerà fragile ed insicura e si sentirà poco amata perché non la faccio dormire con noi nel lettone e bla bla bla. Se sentite l’impulso di dirmelo, risparmiatevelo, fate come se lo aveste già fatto e ci risparmiamo un’incazzatura tutti quanti. Maschio Alfa, comunque, che si è rivelato un padre ansiogeno, ha voluto comperarle la trapunta di Hello Kitty perché così, cito testualmente “le fa compagnia”. Volevo fargli notare che, non avendo manco la bocca, quella pupazza non può essere una grande compagnia ma ho preferito tacere. E meno male, perché l’altra sera ha proposto di collegare una telecamera ad infrarossi montata in cameretta al pc, così che possiamo passare la notte a guardarla. E dire che a me sembra più che sufficiente il baby monitor. E poi è venuto fuori che ha paura che si strangoli con la catenella del ciuccio. Ieri sera non vi dico che pezzi perché, mentre io in cameretta lascio accesa solo la luce di cortesia per non lasciarla totalmente al buio nel caso si svegliasse la notte (cosa che praticamente non ha mai fatto in vita sua), lui vorrebbe tenere accesa anche l’abat jour, la luce del corridoio e un paio di fari da studio fotografico. Che poi, la ragazza, del cambio camera non se ne è nemmeno accorta. In realtà, a lei interessa solamente dormire. L’avessi piazzata in balcone dentro la cesta dei panni sporchi, dubito che se ne sarebbe accorta. Secondo me è lui che diventerà un genitore insicuro perché non dorme con la figlia.

Comunque, dicevo, ho scoperto il lato ansiogeno di Maschio Alfa. Tre sere fa, la gnoma ha avuto la febbre a 38.3  Lui è andato nel panico più totale. Ad un certo punto ho quasi pensato che forse con una paio di sberle sarebbe rientrato in sé. Ha snervato pure la mamma, la donna più dolce e pacata del mondo, che ad un certo punto è entrata nell’immortalità con la frase “Senti, ciccio, non t’ho mai messo le mani addosso in 35 anni e vorrei evitare di farlo ora e per di più davanti a tua figlia, ma sappi che se non ti dai una calmata, lei sarebbe troppo piccola per ricordarsi che t’ho menato”. Capite perché non l’ho voluto in sala parto?! Comunque, essendo Claudia una bambina coscienziosa, onde evitare di dover sopportare un padre reso isterico dalla sua febbre, ha deciso di farsela passare subito e dopo 3 ore era come nuova, tant’è che la pediatra, anche per via della scia di bava che si lascia dietro ovunque vada, sospetta che l’episodio sia dovuto a qualche dente in arrivo. E se è un dente in arrivo, non possiamo far altro che sederci ed aspettare…

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Torno un attimo al lato ansiogeno di Alfa che non conoscevo. Non si scompone mai per nulla, quel ragazzo, ma quando lo fa va nel pallone diventa insopportabile. Vi dico solo che quando è nata la pupa, lui ha chiamato la madre dicendo che pesava 2.030kg invece che 3.2kg. Quella poveraccia di Sooocera è rimasta così male nel sentire un peso così basso che è rimasta zitta qualche secondo pensando al peggio, che la bimba fosse in incubatrice, che nelle ultime settimane di gravidanza fosse andato storto qualcosa e che nessuno se ne fosse accorto…insomma, 2kg a fine gravidanza sono niente. Lei stava zitta e Maschio le ha riattaccato. Mia sorella, che era lì, gli ha detto di richiamare di corsa la madre perché sicuramente a sentir quel peso le sarebbe venuto un colpo ma lui no, non l’ha richiamata perché 2.030kg e 3.230kg, a detta sua, sono praticamente la stessa cosa. Nel mentre, mia suocera, invece che uscire di casa con calma per venire in ospedale, si è precipitata fuori di casa alla velocità della luce e col cuore in gola e persino senza dire a Sooocero (più ansiogeno del figlio) che la bimba era nata e che era fortemente sottopeso. In tutto questo, mia sorella, mentre diceva a Maschio Alfa di chiamare la madre e correggere lo sfondone, stava avvisando tramite what’s up la mia amica Gra(n)fica Pubblicitaria della nascita di Claudia. Solo che si è sbagliata e ha scritto anche lei che pesava 2.030kg. Va da sé che pure a Gra(n)fica Pubblicitaria è preso un colpo e ha chiesto conferma del peso, che mia sorella (non accortasi dell’errore), ha ribadito. A quel punto, Gra(n)fica, visto che mia sorella era stata in sala parto con me e che praticamente aveva tenuto una videoconference con lei, inviandole secondo per secondo le foto del parto e della gnoma appena nata, è andata a riguardare le foto per vedere se effettivamente Claudia era così piccola. Così, visto che tutto sommato sembrava una neonata normalissima, l’ha chiamata e ha chiesto esplicitamente “ma sei sicura che pesa 2kg?!”. Morale della favola: se vi rendete conto di aver detto una cazzata, correggetela, perché se la notizia falsa arriva ad orecchie cardiopatiche succede un casino.

Ma torniamo alla scimmietta. Adesso, riconosce un sacco di gente e quando si sveglia e mi vede sono sorrisi a tutte gengive (ha le fossette come la mamma!)…

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E poi ora inizia a modulare i suoni e fa discorsi tutti suoi. Lei mi dice “Buuuaaah, ooooooh, mppffffffffff, mommommmobruuua” e io le rispondo. Quando le rispondo lei si fomenta e va avanti infervoratissima con i suoi versi, spesso con una certa espressione di sdegno stampata in faccia…Ah, ora abbiamo iniziato con le pernacchie, è uno spasso sentirla. Per darvi la misura di quanto spernacchia, tra la bava che produce abitualmente e quella che perde spernacchiando, metto a lavare tre bavaglini al giorno.

Quanto a me, sono serena e felice come non lo sono mai stata. Fare la mamma mi piace da matti e mi pento terribilmente di non aver trovato prima il coraggio di diventare mamma, ma d’altra parte certi passi si fanno solo quando si è pronti e finché trovi anche solo un motivo per non farlo è perché non sei pronta. Ricordate quando ero ancora incinta e proprio qui sul blog si parlava del fatto che sì, la maternità è bellissima ma forse, per molto tempo, è stata troppo indorata, nel senso che si è fatto finta di ignorare il fatto che,  specialmente le prime settimane e i primi mesi sono un massacro ecc…? Si parlava anche dei cavalieri dell’apocalisse in gonnella, quelle che mi fermavano per strada predicendomi scenari di morte e distruzione forse un tantino troppo apocalittici.

Bene, non si è realizzato niente di tutto ciò. Ero in ansia perché temevo che il mio sistema nervoso sarebbe stato calpestato e ciancicato da una boccuccia sdentata, invece ho fatto una scoperta: gli umpa lumpa hanno vari livelli di difficoltà, come i videogiochi. C’è l’umpa lumpa difficoltà media, l’umpa lumpa difficoltà alta e c’è l’umpa lumpa come Claudia che è quello modello “principianti”. Pare se ne producano pochi, ma ci sono, se poi si trova il modo per non aumentare voi il livello di difficoltà del bambino con le proprie mani, una ha vinto. Inoltre, evitando come la peste le tettalebane, la leche league (peggio della P2), e tutte quelle che parlano di “co-sleeping”, “estvill”, “elimination communication” e cose simili, si vince due volte. L’unico sistema educativo veramente efficace, a questa età (dopo ancora non so), è “il figlio è mio e io penso che sia giusto fare così”, tanto sbaglierò comunque, ma almeno non avrò imparato a sbagliare da google.

In generale, mi sento energica, felice da fare schifo e rilassata. Rido, rido tantissimo perché Gengis Khlaudia è buffissima e tutto quello che fa mi sembra divertente perché, in realtà, io ogni tanto ancora la guardo pensando “e tu saresti una persona?! Con quelle cosce di pollo?! Ma fammi il piacere…”. Egraziearcazzo, direte voi, Claudia dorme 12 ore per notte, son riposata sì. La mattina mi alzo alle 7:30/8:00, faccio colazione con calma, doccia/trucco/vestizione, pulizie. Poi la ragazzuola si sveglia, mangia e si va a spasso. Il pomeriggio, giochiamo sulla palestrina o sul lettone e alle 23:00 la metto a letto e in cinque minuti si sente russare. Mi lavo, metto l’idratante due volte al giorno, con Alfa tutto ok, da quando è nata sono stata dal parrucchiere due volte, leggo come prima, scrivo più di prima (ho ripreso in mano un progetto che avevo accantonato da un po’) e la sera vado a letto felice e tranquilla. Certo, va da sé che ci saranno altri periodi molto faticosi (poi tra un po’comincerà con i denti, quindi figuriamoci) e sono anche consapevole che questa è davvero la fase più facile (il duro arriverà quando dovrò smettere di mangiare porcate per dare il buon esempio!) perché comunque, per ora, il mio è un lavoro pratico e non “educativo” in senso stretto ma…che vi devo dire, io sono abituata a non fasciarmi la testa prima di rompermela e a vivere il momento. E il momento va benissimo!


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